Passato e Presente - anno III - n. 16/17 - lug.-ott. 1960

I • • Integralismo 2327 le esigenze e dalle strutture del neocapitalismo nazionale - scarso ci sembra in definitiva il 1 loro peso, e ciò non tanto perché essi siano ridotti a tre « isole » (o forse, .in i-ealtà, alla sola di Milano, dato che quella di Venezia non ·brilla per 'la sua consistenza né quella di Avellino per la chiarezza del•la sua posizione), quanto perché il partito democristiano attuale dei Moro, Segni, Fanfani, Scelba, Pella, Andreotti ecc. ci pare, nell'insieme, p.iu v1c1no al concetto di << partito cattolico>> che non a quello di « partito dei cattolici ». Se è di massa, queste masse sono solo scarsamente politicizzate; << vive di una articolata presenza periferica », ma questa articolazione è ben lungi dall'aver dimenticato e superato le sue origini parrocchiali, al punto che pesa su di esso la persistente minaccia, da parte della destra, di ·dissolvere le sue strutture in q.uelle del « secondo par~ito cattolico » ,di osservanza s•trettamente clericale e di organizzazione parrocchia-le. Nella DC la minoranza di destra, come si dice, può fare crisi e dar~ scacco al partito, la sinistra no. 3) Facciamo credito alla loro volontà di scissione, ove fosse necessario, o di ridimensionamento del partito, né vogliamo entrare nel merito se « l'ipotesi piu drammatica » si ponga o no, ma bisognerà pure che essi prendano posizione di lotta aperta con-tro i monopoli e _contro l'invadenza ,della Chiesa (1 burocrazia, lavoro, scuola, cultura in genere ecc.). Ci consentano intanto ,di guardare con simpatia ad un esperimento, q-uello dei cristiano-sociali siciliani, la cui validità per il progresso della Sicilia ci ha confortato di veder riconosciute recentemente anche su questa rivista (n. 13) dalla corrispondenza da· .Catania di Pa~lo Sylos Labini, certo non sospettabile di « teologismo» marxista né di velleità intrallazzatorie. · Esperimento peculiare siciliano, è vero, ma che ha anche degli aspetti tipici ed esemplari per chi sappia e voglia vederne ie possibili mediazioni continentali. Un accenno alle altre due accuse di dogmatis·mo rivolte dai cat- . tolici ai socialisti, numerate all'inizio di questa nota come seconda e terza. Nella .-domanda n. 4 che « Passato e Presente » ha rivolto ai cattolici della « Base » si chiedeva se non sembrasse loro di rischiar di cadere negli schemi autarchici ,degli ultimi decenni insistendo sulla visione «italiana» ~ei proble-mi politici, parallelamente a quanto farebbero certi ambienti com·un-isti, anche con « fondamenti e riferimenti culturali nei quali trovano gran posto le interpretazioni dello storicismo italiano » (p. 2067). Se non sbagliamo in questa domanda Bibliot ca Gino Bianco

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