232G Eligio Vitale uni versale ,di tutte le forze socia.li in contrasto, situate tu,tte sul,lo stesso piano di fronte ad esso. Preferiremmo forse la fof'mulazione d:i un neo-giurisdizionalismo laico e ·democratico, ·ma comunque nei confronti ,di certi atte-ggia·menti dei cattolici che considerano la politica in << posizione subordinata » -di fronte ai << valori universali » autenticamente interpretati -dalla Ch.iesa, il separatismo ha costituito e può costituire sempre una forma di ·garanzia e un barriera. - --- • ..... 1-,, ·Obietta·no i cattolici •della Base che essi si •battono per << un partito di cattolici, che è cosà ,diversa profondamente da partito cattolico >> (p. 2046) o clericale, e che tale è già in sostanza la Democrazia cristiana: anche se « non si può [... ] nega•re la crisi attua.le della DC, l'appesantimento, fenomeno che ha del resto colpito tutte le forze politiche» (p. 2051) (e qui siamo completamente d'accor·do), resta che << la D1 C [... ] è oggi un grande partito di massa che vive· di u·na articolata presenza periferica» (p. 2052); per cui, se una svolta a destra è po·ss.ibi•le,però essa è •possibile solo at_traverso un << cambio di cavalcatura >> (p. 2052). Perciò essi intendono compiere la loro battaglia .. al.l'interno ,del partito anche a costo di un ridimensionamento di questo, pronti del resto alla « frattura » qualora vincessero infine i clericali: frattura che « sarebbe a quel punto inevitabile » (p. 2074). .Prend.iamo atto di queste •distinzioni e di queste buone intenzioni, però dobbiamo notare: 1) 1 Che finora molte ,battaglie .da parte della sinistra democristiana non si sono viste. E cosf siamo arrivati al fallimento del tentativo fanfaniano di « apertura »-, per quanto cauta ed indiretta ed equivoca questa fosse, al governo Tam·broni, e quin•di all'attuale car• rozzone ministeriale che, centrista o no, certo con ·la sinistra non ha nulla a che fare, nonostante la presenza in esso dell' on. Sullo. ,Dove erano i cattolici della « Base » ,durante le manifestazioni dello scorso luglio? Sono •ricomparsi quan.do si è trattato di i,mbrigliarle e travisarle sul piano parlamentare. Per cui ci pare davvero che, per timore dell~ << egemonia delle forze laiche e marxiste » essi cadano nel velleitarismo della lotta su due fronti, o, peg·gio, rischino di giustificare la funzione dell'immobilismo e dello slittamento a -destra della DC. Si ha ,l'impressione che essi vogliono essere progressisti col consenso dei conservatori, laici col consenso delle gerarchie ecclesiastiche, socialisti (o sociali) contro i comunisti. 2) Pur accettando per buono il fatto che ~ssi influenzino Moro e. Fanfani - che piu proficuamente ci sembrano però influenzati dalBiblioteca Gino Bianco
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