2152 Romolo Runcini me attualissima analisi delle molteplici strutture socio~culturali, _di cui possono essere in.divid·uati gli aspetti in comune nella crisi di fondo del tem·po nostro: un excursus che saremmo tentati di proporre a diversi studiosi per un esame piu approfondito e variamente dettagliato s-ul tema che stiamo affrontando intorno alla cultura della crisi. Il nos·tro sarà, in sostanza, sulla uraccia in,dicata dalla Summa inglese, un tentativo di definire i limiti e la intensità di una storiografia dell'Apocalisse, cercando ,di cogliere l'in,dice di trasformazione ,della coscienza eu·ropea nell'ambito di certi sommari profili della narrativa e del pensiero -tra le due guerre mondiali. E pronta a riassu,mere le com-ponenti -di una estrazione co·s1 complessa e costosa qua,le finisce per essere un quadro com,parato del mondo moderno troveremo tutta u·na letteratura capace di modella·re i richiami e le attese di quella radicale trasformazione, di restituirne il senso angoscio·so della catastrofe, -di ·una chiusura irrimediaibile, e anche, talvolta, di anticipare .Ia visione di nuovi mondi celesti: una letteratura, che, ,posta sulla tangente della previsione del futuro, conduce i suoi· ·motivi, tratti dalla esperienza diretta della crisi, non .già sul vertice intimista della psicologia descrjttiva, ma s1:1llavia, piu agguerrita e fata1mente esemp,lare, della analisi etica e ideologica della condizione umana. ,Potremo cosi tentare di staibilire delle equivalenze, delle costanti primarie fra pensatori e poeti alle prese con una realtà da giudicaTe, da ammonire; -proveremo a ricostruire la storia del loro sentimento dell'epoca, e anche vedre.mo di individuarne le mosse e le intese a contatto con generi e con schemi di ra·ppresentazione con cui forse molti di essi non avrebbero mai voluto misurarsi. Ma è un fatto che alla fine dei grandi sistemi << ottocenteschi » nulla piu è valso a conservare l'unità dei generi l~tterari, i quali venivano dilatandosi sotto lo stimolo di inquietudini di ordine cosi profon-do e totale da rilanciare la filosofia, sottratta ormai a,lla ossatuTa di ferro delle trascorse cosmogo11ie, se non proprio come prima voce di ogni espressione d'arte certo come necessario momento di maturazione della creatività di un artista. Questa è senza dubbio la prima e -piu probante motivazione di un incontro con romanzieri-saggisti, con poeti-saggisti, con dranimaturghifi·lo,sofi, con scrittori, infine, coinvolti in una tematica di base, altrimenti conosciuta come coscienza del tempo, che non ha- eguali con la sensibilità artistica di appena trent'anni addietro, per essere oggi rivestita di un particolare impegno di pensiero e di vita. Biblioteca Gino Bianco
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