• Cattolici di sinistra 2305 terì cosi indelebili nella storia del ventennio che non giova dilu,ngarvisi. Nello scritto in questione non se ne fa neppure cenno. Tuttavia, pensiamo, i suoi autori riconosceranno senza sforzo che il comportamento -della Ch,iesa sotto il fascismo è, almeno, una prova convincente del suo disinteresse ·per i regimi politici, anche se d'ostacolo alla terrestre affermazione dell'uomo, quando siano fatte salve o accresciute le sue proprie possi•bilità d'espansione. Né questo è in contrasto con la sua ·natura o con la sua dottrina: se fuori della , Chiesa nulla salus, non le si può far rimprovero di ricercare tutte le occasioni p~r estendere la sua presa sulle anime. E quando questa si misura, come la Chiesa fa, ·non solo in qualità ma a,nche in quantità, 'l'appoggio di chi detiene il potere e il ,prestigio sociale sono mezzi utilissimi, per non •dire indispensabili, allo scopo. Nel secondo ,dopoguer•ra si pose per ·la Chiesa il problema di non perdere q·uanto aveva acquistato col fascismo, e di accrescere, se ,possibile, la sua presa sulla società italiana, ma dovette inserirsi in u-na situazione radicalmente m·utata che le impose di adattarsi al regime democratico parlamentare. Naturalmente call'intento di arre- .starne gli sviluppi, di inchiodarlo alla semp,lice prassi parlamentare e di trarne il ·massimo di vantaggi. Pur senza mai interferire nell'azione delle correnti integraliste di destra, a cui anzi faceva capire che andavano le sue simpatie, si comprende che la gerarchià lasciasse un notevole margine di manovra a De Gasperi, il qùale si era assunto il non facile com·pito di imbrigliare e deviare il moto rinnovatore sorto dalla Resistenza. Su De Gasperi, sull'opera sua e piu ancora sui principi a cui s'ispirò, ~i nutrono ancora, e non· solo in campo cattolico, notevoli illusioni. Nello scritto di cui ci occupiamo gli si attri·buisce il merito -di « una coerente accettazione del metodo liberale». Egli avrebbe ·resistito alle -pressioni integraliste ,di des·tra e di sinistra, riu·scen-do a saldare i cattolici con le altre forze di derivazione risorgimentale. L'esperienza degasper.iana si sarebbe addirittura conclusa con la crisi del « dossettismo » e con « la riduzione all'im,potenza della destra cattolica~ [ sicI]. E la .Base rivendica oggi ,di aver operato la sintesi dell'esper-iepza. degasperiana e di quella· dossettiana, inserendo l'impulso rinnovatore del dossettismo ·nell'alveo del liberalismo degaspe- .riano. Ci sembra invece che _u·na politica di sinistra del partito dei cattolici non si possa nepp·ure concepi(re senza una rottura completa ·con gli schemi e la mentalità del leader trentino. Biblioteca Gino Bian·co
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