Passato e Presente - anno III - n. 16/17 - lug.-ott. 1960

' 2302 Domenico Settembrini 1 per la sua composizione sociale reagisca la destra clericale. Si aggiunga la p,ressione che la base popolare, il cui ap.porto è indispensabile finché ,dura il regime parlamentare, !riesce in forma discontinua a far arrivare al vertice: si avrà un quadro ancora incomp1eto delle correnti contrastanti che la direzione DC ,deve mediare, ·senza farne fuoriuscire nessuna da.1'1a1' veo ·del partito. In questo contesto la Chiesa, intervenendo i.n for1na troppo rigida, rischierebbe di dislocare o inceppare il delicato meccanismo del partito e fa,rebbe torto alla piropria millenaria esperienza politica. Es-sa deve lasciare un margine di manovTa alla direzione democristiana. Per parte ·sua svolgerà un'azione moderatrice, che senza bloccare all'infinito le esigenze dei gruppi di punta del capitalismo, eviti pericolosi ·sconquassi. Lo scopo suo resterà sempre lo stesso: conservare l'unità e il controllo della DC per garantirsi la funzione di cern·iera dello schieramento politico con la conseguente egemonia s·ullo Stato. A giudicare dagli sparsi accenni presenti nello scritto elaborato dagli esponenti della Base, si direbbe che essi abbiano della storia del movimento cattolico italiano un'im·magine di comodo, del tutto inadeguata e superficiale. Eppure la comprensione del pro·prio passato è indispensabile ad o·gni forza politica seria. I criteri che sopra abbiamo molto sommariamente ricordato, avrebbero, se usati, permesso un'interpretazione piu realistica ed utile. Per com·provare la presenza di un'ispirazione laico-democratica alle origini del partito vediamo, ad esempio, citati i nomi di Sturzo e De Gasperi, ma completa·mente taciuto quello di R. Murri. Questi tuttavia fu uno dei pochi che veramente aspirarono ad inserire le masse cattoliche nello Stato risorgimentale per trasforma•rlo in senso democratico. La ostilità che incontrò già prima di abbracciare il modernismo, dimostra l' avver_sione della Chiesa per la democrazia, sia pure cristiana, intesa come ·fine autonomo ·dell'azione politica. In quanto 1 poi alla libertà e all'aconfessionalità ,del partito popolare, per non esagerare si vedano proprio le acute osservazioni dello stesso Murri. P·renden-do in esame. il pro·gramma del nuovo .partito, egli individua nei punti I, II, l[I •della ·pa,rte seconda (famiglia, scuola, sindacato) l'introduzi~ne, sotto il ·manto dell'ipotesi -della democrazia, ,delle riven-dicazioni di fondo della Chiesa, e svolge a ·proposito. del famoso punto VIII (libertà ed indi,pen-denza della Chiesa) una critica Biblioteca Gino Bianco

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