• • Cattolici di sinistra 2301 Per forti che siano le sue sim·patie per 1a destra ·ged,diana e per i comitati civici, la Chiesa ·no,n può .scegliere in ,base alle sue astratte preferenze, ma deve tener conto della realtà. Ha bisogno di un partito che sia, comunque, , al governo, possibilmente da solo o con alleati di comodo, e quin·di con -largo seguito nel paese. Deve, almeno finché una soluzione autoritaria non sarà matura 4 , guardarsi dall'esercitare pressioni troppo forti per non ostruire qua·lcuno dei fiumi che portano acqua nel gran ·mare della OC. La iotta delle correnti è ad,dirittura ·benefica, se si mantiene entro certi limiti e se la Chiesa ries,ce a controllar.ne la risultante. Ecco la funzione del centro che eternamente risorge dalle ,proprie ceneri a1'l'interno della DC. Esso, sia degasperiano, doroteo o moroteo, rappresenta la concreta volontà po:litica della Chiesa, quale · scaturisce non già da velleità magari largamente diffu·se nelle sfere ecclesiastiche, ma dalla misurazione co-n le possibilità reali. A questo giuoco complesso un partito che fosse .diretta emanazione dell'autorità ecclesiastica non si presterebbe. La Chiesa risulterebbe ·troppo esposta, e si mostrerebbe anche all'opinione pubblica piu sprovveduta nella ·sua realtà di cardine dello schieramento conservatore, con conseguente limitazione delle sue possibilità di manovra. Me-ntre cosf, finché riesce ad orchestrare tutti i numerosi strumenti di cui dispone (comitati civici, clero, destra democristiana, stampa ecc.) in modo che 1a musica si mantenga su u.n certo tono, va molto meglio. D'altra parte la Chiesa non è che una delle forze a cui fa capo la D·C, l'altra essendo costituita dal capitalis-mo italiano con i suoi specifi~i interessi. Dal momento che questo si è messo nelle mani della DC per difendere i suoi interessi di fondo, è inevitabile che i contrasti che si verificano ne1'la sua compagine si manifestino sul piano politico 11ella lotta delle correnti -democristiane. La borghesia agraria e ca·pitalista ha sacrificato senza rimpianto alla D-C e alla Chiesa il patrimonio ideale del Risorgimento, ma non si adatterà mai a comp·rimere la molla dello sviluppo tecnico e produttivo. Questo, reagendo sulla struttura delle classi dominanti, impone scelte di politica economico-sociale o di politica estera che turbano l'equilibrio del -partito cattolico. Di fronte al nuovo, anche se · nel quadro del capitalismo, è fatale che per la sua stes·sa ideologia e 4 Che la Chiesa, sempre sul chi vive contro l'apertura a sinistra, sia pronta ad accogliere una simile eventualità, lo dovrebbero aver capito anche le sinistre democristiane dopo gli avvenimenti del luglio scorso. Biblioteca Gino Bianco
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