Passato e Presente - anno III - n. 16/17 - lug.-ott. 1960

• Realtà Italiana La pubblicazione sul n. 15 di questa rtvzsta delle risposte di L. Granelli~ C. De Mita, S. Fontana, N. Andreatta ad alcuni quesiti loro posti a proposito della corrente democrfstiana della « Base », non poteva mancare di dar luogo a un dibattito di opinioni in relazione a I cattolici nel1la politica italiana. Mentre per la parte econom,ica si può rimandare a quanto scriveva, sull'« Avanti!», Giuseppe Palermo Patera (giugno 1960), qui di seguito pubblichiamo tre interventi che riguardano gli aspetti piu · propriamente politici del discorso avanzato dalla << Base », inquadrati s,ia sotto profilo storico che nella piu immediata attualità politica. S'intende che tali interventi non possono aver pretesa di chiudere una discussione: essa rimane aperta perché aperti restano i problemi della collocazione dei cattolici nella politica italiana e del loro rapporto col movimento operaio, con le forze laiche di sinistra, e con la direzione dello Stato. (n. d. r.) E' POSSIBILE UN PARTITO DI CATTOLICI ORIENTATO A SINISTRA? Bisogna ~ riconoscere che ·un cattolico de~ocratico il quale, scartando fa soluzione piu radicale dell'adesione ad un partito laico di sinistra, scelga di lottare all'interno della DC « per educare i cattolici alla democrazia, per sottrarli ad ogni forma di su,pplenza metapolitica>, opta per la collocazione politica piu d,ifficileed esposta. L'importanza della ·sua funzione è riconosciuta <la tutte 'le forze che operano alla sinistra .della DC, che considerano l'apporto del partito dei cattolici, diversamente orientato, insostitui1 bile •per realizzare in Italia una profonda svolta politica a scadenza piu o meno lontana. . . . Questo per dire l'attenzione e la considerazione che meritano le Biblioteca Gino Bianco

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