Passato e Presente - anno III - n. 16/17 - lug.-ott. 1960

2290 Daniel Mothé • l'agitazione per questa ragione. I rivoluzionari hanno troppa tendenza di solito a credere che i loro obbiettivi siano identici a quelli dei · lavoratori, e cosf è a·nche in questo caso. Quando gli operai si mettono in agitazione per aumenti salariali, se sono soddisfatti al 10% · la loro combattività diminuisce; se sono sod,disfatti al SO~~ diminuisce ancora di piu; se all'80% non ci sono piu probabilità che l'agitazione continui. I rivoluzionari dicono i·nvece: << i lavoratori .non sono per niente sod·disfatti_se non ottengono il principio dell'uniformità degli aumenti >>. Ecco due punti di vista completamente differenti. Il fatto che i sindacati siano degli organismi che va·nno avanti da soli e che ottengono ·poco, ma tuttavia sempre qualche cosa, toglie ai rivoluzionari ogni probabilità di sviluppare il loro programma sui metodi di lotta per gli stessi obbiettivi. E' impossibile pensare che un rivoluzionario possa nel 1960 dirigere uno sciopero mirante a rivendicazioni salariali. I rivoluzionari saran·no sempre messi in minoranza in uno sciopero. Solo la burocrazia sindacale può accordarsi coi ·datoji di lavoro; solo essa alla fine farà da intermediaria. Se si accoglie questo punto di vista, tanto. me-.. glia si capisce la posizione dei sindacalisti rivoluzionari i quali, in ritardo come sempre di qualche dozzina d'anni, pensa-no che anch~ essi potranno come una volta dirigere uno sciopero e dargli un obbiettivo rivoluzionario. Sono tormentati da questo ·dilemma: o mettersi d'accordo con la burocrazia sindacale, cioè capitolare, oppure restare in minoranza nel sindacato, quindi senza ·prospettive di sviluppi. E si capisce come essi non arr1v1no mai a risolvere questo problema. 6. Gli obiettivi di fondo Non c'è un'organizzazione che possa prendere il posto dei sindacati. Questi, come abbiamo visto, hanno funzioni ben determinate e sono accettati dalla società capitalista. La formazione di sindacati rivoluzionari è impensa·bile. ·La formazione di u·na centrale che si proponga di ,ottenere aumenti salariali unicamente mediante metodi di lotta di classe non può avere alcuna probabilità di successo, perché i lavoratori oggi possono ottenere aumenti senza scen.dere in piazza. I rivoluzionari hanno altri obbiettivi che il conseguimento da parte degli operai di un po' piu di frigoriferi. Essi non possono mirare ad altro che alla conquista ,del potere nella società da pai;-te dei lavoratori stessi. Biblioteca Gino Bianco

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