• Sindacato e rivoluzionari 2275 datori ,di lavoro, per cui quelli in cambio di promozione o di danaro consentano a modificare le rivendicazioni sindacali e a,d invitare alla calma i lavoratori. Però il capitalismo ha distrutto il contenuto dei sin.dacati istituzionalizzandoli, dando loro un posto nella società e nei suoi organismi. L'aI"bitrio padronale è diminuito, Jo Stato ha fatto una legislazione sui salari che i sindacati possono far rispettare. I sin-dacati possono averla vinta con i datori di lavoro subito, senza ricorrere alla violenza. ma invocando la legge e perfino talora chiamando le forze di polizia contro i padroni recalcitranti. I riformisti avevano ragione: non era necessaria distruggere tutto per avere sod.disfazione. Ma essi pretendevano anche che mano a mano che gli operai avessero ottenuto soddisfazione, il capitalismo si sarebbe indebolito e avrebbe finito con lo sparire. E in questo hanno avuto anch'essi torto. Il capitalismo internazionale è oggi in pieno · slancio. Il capitalismo americano può permettersi di aumentare il salario ,dei suoi op~rai del 3% all'anno senza che questo diminuisca la sua vitalità. Le organizzazioni sindacali americane sono diventate delle vere potenze che rivalizzano con i piu grandi trusts. Non c'è né impoverimento né disoccupazione in aumento, e il capitalismo francese scoppia di salute; esso prospera con 500.000 uomini sotto le armi, il disgregamento delle sue colonie e una guerra d'Algeria che gli costa un miliardo al gior·no. I sindacati hanno trovato un posto nella società, i capitalisti fanno affari: ecco il risultato di questa evoluzione. iln· cam.bio ·di qualche aumento di salario, di un frigorifero, di una macchina, di una iavatrice i lavoratori hanno compiuto questo (OU,♦ de force. Certo, essi subiscono l'aumento del loro sfruttamento: un ritmo piu duro, una disumanizzazione atroce del lavoro, una vita piu agitata e settimane di lavoro lunghe tanto quanto mezzo secolo fa. Intanto la corrente riformista ha avuto l'ultima •parola e i sindacati hanno potuto svilupparsi. Anche i comunisti sono diventati riformisti. Essi hanno accettato i posti, gli onori, il ruolo che era loro offerto nèl nuovo stato e nel1 le fabbriche. Le divergenze sono diventate secondarie, esclusivamente politiche e non sono che un co·nirappunto delle polemiche parlamentari. La CGT difen•de il blocco ·russo e Force Ouvrière quello americano; ciascuna delle due centrali prende da questi due paesi il denaro sufficiente alla sua propagan,da. La politica dei grandi ha soppiantato quella dei piccoli; si tratta delBiblioteca Gino Bianco
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