2272 Daniel M othé per stornarne l'attenzione dei lavoratori. Non prender posizione sul Mercato Co1nune sarebbe un nonsenso da parte delle centra1 li sin·dacali che hanno un posto preciso in questo organismo. Come non pronunciarsi sulla politica di un paese quando i responsabili sindacali e politici sono le stesse persone e quando negli organismi statali i funzionari statali e i funzionari sindacali siedono a fianco? Qualsiasi legge votata ha ripercussio 1 ni dirette o indirette sui sindacati, sulla loro organizzazione, sulle loro possibilità di controllo, sulle loro finanze, su1 loro prestigio e sulla loro fo:rza. La fusione fra politica e azione sindacale ha un'altra origine. Come abbiamo visto che il siindacalismo si è mescolato alla politica nei suoi problemi contingenti e quotidiani, cosi si può affermare che l'ideologia dei partiti di sinistra si è ridotta al pu·nto da identific?rsi con quella dei sindacati. Per questi partiti, infatti, la società socialista sarà una società in cui i lavoratori potranno. avere maggior benessere, piu alloggi, scuole, etc. La politica si è cosf abbassata a ciò che c'era di meno profondo nel sindacalismo. Se attualmente la politicizzazione dei sindacati ha preso una forma tale che li conduce a identificarsi col partito da cui dipen,dono, si deve però constatare che in pas•sato la differenza fra i sindacati ·e i partiti era molto piu sensibile, non solo perché non erano divisi e racchiu,devano in seno ten·denze diverse, ma anche e soprattutto perché i sindacati non erano ancora co·si incorporati nella organizzazione statale. L'organizzazione sindacale era in passato o·diata dai datori di lavoro e dal governo, non era ·riconosciuta ufficialmente, e ogni sua vittoria era ottenuta a prezzo di lotte in cui la violenza era quasi . sempre necessaria. Ma se i sindacati non sentivano la necessità di pronunciarsi su ciascu11 problema particolare della vita politica, diversamente accadeva ·di fronte ad avvenimenti veramente importanti. Cosi la guerra 19141918 determinò l'opposizione di una mino~anza di sin,dacalisti rivoluzionari che predicavano l'astensione e perfino i1 l . disfattismo rivoluzionario contro una maggioranza favorevole alla guerra e patriottarda. Anche l'apoliticità dei sindacati anarchici dell'epoca non era apoliticità n1a vera e propria attività politica, e questo no·n sia inteso co,me rimprovero ma come semplice costatazione. Per compren.dere bene che cos'è il sindaçalismo oggi e quali sono le sue prospettive è necessario dire quali erano una volta le differenti concezioni poli~iche in seno ai sin.dacati. BibliotecaGino Bianco ,..
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