Passato e Presente - anno III - n. 16/17 - lug.-ott. 1960

• Sindacati '- pr,ogresso 2257 e delle ,paglhe di classe, com•porta ovviamente un successivo discorso sugli organismi a cui questo com·pito è devoluto*. La tematica dei « comitati misti» si è infatti introdotta, proprio in connessione con l'introduzione nella a~ien,d.a di ,nuovi metodi e nuove teçnologie piu avanzate, in norme di una « ·filosofia prod.uttivistica », , del sindacato in contrapposto o sovra1pposizione al1 la tem1 atica preceden,te dei « consigli di gestione» legati ad una impostazione piu spiccatamente ispirata ad una ideologia egemonica di classe e, in relazione ad una situazione storica, da una « filosofia di ricostruzione». La CISL nella sua relazione fa es,plicito ritferi,mento alle sue iniziative di « comitati misti della ,produttività» e la U1lL nella sua relazione in varie occasioni (job analysis, revisione dei tempi, ecc.) cita con favore la formula dei comitati tecnici bilaterali (composti cioè da . tecnici· dell'azien1da e da ra,ppresentanti sindacali), ·mentre su questa materia· si conferma un atteggia1 mento di maggiore riserva da parte della OGIL. Ci pare tuttavia resti aperto -il pro1 blema della mag·giore o ·minore ~oncilialbilità per il .rappresentante sindacale, come tale, del principio de1la tbilateraJità con quello deHa contratt~alità; e cioè della possiibilità o meno •per il ra1ppresentante del sindacato (o per il memlbro della commi5sione interna) di su,perare la contrad,dizione, tra la funzion·e di tutela e rappresentanza dei lavoratori e la fu·nzione di 1pa.rteci.pazionediretta alPelalborazione tecnica delle nuove norme di organizzazione del lavoro. Semlbra ancora unra volta ohe la contraddizione possa apparire consistente_o meno, a seconda della concezione che il sindacato •ha, da una pa,rte della sua funzione di « rappresentainza », dall'altra della propria f1:1nzione,nei confronti della impresa, d.ell,asocietà, e del ·sistema sociale entro cui opera ... ·Ci •pare tuttavia si possa sottolineare come, anche nella società . • In .realtà in tema di controllo dei risultati delle innovazioni tecnologiche ci sembra si possa rilevare che talune norme ,contrattuali elaborate ai fini di tutela del lavoratore nel cottimo individuale (la comunicazione preventiva dei tempi base di ogni lavorazione a cottimo), se tendono a diminuire di importanza per il logorio del_l'istituto ,s,tesso, possono trasfor.marsi, nelle mani di rappresentanti sindacali o di commissioni interne tecnicamente prep~ati, in strumenti nu<?vi di controllo delle variazioni dell'insieme dei tempi teorici necessari alla costruzione del prodotto e cioè dell'economia complessiva di ore teoriche deter.minata dalle innovazioni tecnologiche. In tal =modo si avrebbe un caso. di trasformazione· di µn istituto giuridico in virtù di una. diversa utilizzazione determinata dalla modificazione della struttura produttiva. Si constata tuttavia, dai risultati delle interviste effettuate da Allione sui membri 'delle commissioni interne di Milano che in realtà per ora l'accesso preventivo allo schedario permanente dei ,tempi di tutti i reparti da parte della commissione in.terna, ancorché giuridicamente sostenibile, è ancora un fenomeno scarsamente diffuso (solo il 12% dei membri delle commissioni interne milanesi hanno risposto di fruic~ .di questa possibilità). . . : Bibliote Gino Bianco

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