2236 L. Gallino - F. Barbano plici intorno a ciò che stanno 1 liealizzando; voci che si diffondono nelle officine con .progressione esponenziale, tramite una ·miriade di contatti non formali (è la cosiddetta « radio-scar,pa )), cui alludono parecchi commissari), e arrivano spesso a destinazione ben pi{1 rapidamente di una comunicazione ufficiale della direzione, ma non ·meno spesso in modo assai deformato. L'info1rmazione preventiva svo1gerebbe in ogni caso. una funzione .positiva nel •prevenire tali voci, e presentare il mutamento ·previsto n:ella luce ·piu corretta. E' lecito tuttavia pensare che alcune direzioni siano poco inclini a fornire ai lavoratori iruformazioni preventive sui .propri ,piani di innovazione, perché vedono in ciò un pri,mo passo verso qualcosa ,di ancora piu ostico - la spiegazione delle ragioni del m•utamento, e l'eventuale inizio di trattative con la C-ommissione Interna per far pa1 rtecipare i lavoratori ai 1benefici del mu~amento stesso, e ,porli al riparo dai possibili danni. ,Sim.ile ipotesi sembra suffragata dal vede!ie eh-e· le direzioni ohe intorm,ano preventivamente i lavoratori ·non solo scelsero prevalentemente la via •della Commissione Interna,' a detta di ciirca il 70 % degli .. intervistati, ma in misura non inferiore spiegarono anche le ragioni del mutamento. Essen-do q·uesto sottogrup·po composto di sole 65 persone, sarebbe incauto tentare d'interpretare le diverse frequ~nze registrate tra le varie correnti come effetto oggettivo o s0 1 ggettivo dell'appartenenza sin·dacale (lo n piu gran·de riducendosi a 18 casi); resta il fatto che 45 intervistati su 65 affermano che l'informazione era stata data tramite la C.,I., e 46. su 65 che essa spiegava anche le ragioni del m~tamento progettato. Possiamo allora riassumere: oltre due terzi degli intervistati affermano che nel loro sta,bilimento i lavoratori non furono iniform·ati ,preventivamente del sopravvenire dell'ultimo mutam,ento tecnico_; un numero poco meno inferiore afferma che i lavoratori vennero a saperlo u1 gual,mente, per lo piu tramite contatti con comp•agni e tecnici; del terzo scarso ohe affermano essere stati informati i lavoratori, due terzi dichiarano che l'informazione è avvenuta. tramite la C.I., e c,he essa si estendeva anche alle ra·gioni del mutamento. A detta dei commissari intervistati, dunqu·e, una forte maggioranza delle direzioni della zona non infolima i lavoratori circa i muta,menti previsti: ma quelle che li informano scelgono in maggioranza la C.I. come via di comunicazione, e illustrano anche le ra,gioni dei mutamenti medesim,i. Interessa pertanto osservare ohe nella wna considerata sembra esservi, accanto al comportamento di in.differenza per il ,bisogno d'informazione d~i lavQratori palesato da molte di,rezioni, un comportamento nettamente piu f?vorevole · e orientato nel senso piu corretto iper gli operai, ad escludere delle posizioni intermedie . . Biblioteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==