2060 Granelli - De Mita - Fontana - A ndreatta • del .periodo intercorrente tra programmazione e realizzazione degli impianti, questi errori non siano rapidamente correggibili; di qui tensione inflazionistica o necessità di aumentare sproporzionatamente le importazioni. Lo Stato ,deve predisporre piani per 1q·uei •settori e provvedere. alla loro esecuzione sia creando incentivi all'aumento degli investimenti .privati sia, quando gli incentivi ·non funzionano, realizzando direttamente mediante aziende del settore p.ubblico il volume occorrente di investimenti. III) Un u1timo compito della pianificazione è queilo di impedire un concentrarsi patologico delle attività produttive in certe aree ristrette del paese. A questo proposito è necessaria una azione di distribuzione regionale •dei nuovi investimenti che per es,sere efficace non può esser interamente decentrata a comm,issioni locali .di pianificazione regionale, ma richie,de 1 una attività direttiva da parte del governo centrale. Lungo queste tre direttive deve quindi svolgersi l'attività dell'intervento dello Stato; si tratta di una nuova funzione permanente dello Stato -democratico moderno. Essa non può essere sostituita da interventi episodici e non p•uÒ essere adeguatamente realizzata sen~a una riforma delle strutture ·burocratiche ed amministrative ,dello Stato. A questo proposito le riforme piu urgenti sembrano essere: a) -creazione di un centro .di responsabilità ministeriale per la pianificazione economica. Questo centro deve ,disporre di poteri sufficienti per indurre gli altri ,Ministeri a seguirne le in.dicazioni. In Italia il Ministero .del Bilancio può coprire questa funzione, sia perché l'·u·nione personale con il •Ministero del Tesoro può fornirgli il •prestigio di una tradizionale supremazia sugli altri Ministeri, sia perché mancando attualmente ,di un apparato burocratico, può essere or-ganizzato con una staff burocratica ·di· tipo nuovo, competente nelle tecniche di gestione economica .della attività pubblica. b) Ap•plicazione ·del criterio del coordinamento per le attività dei vari organi pubblici anche su1 piano locale, sostit•uendo alla attuale eccessiva .dipartimentizzazione la considerazio·ne degli effetti complessivi sulla economia locale degli interventi dei diversi uffici pu·b.blici. e) Creazione di nuovi organi ,di controllo diversi d~ quelli tradizionali della ·Corte -dei Conti sulla politica economica .dello Stato. Tali organi deb·bono poter valutare il merito ·delle misure· di. politica economica, in particolare sotto il profilo della loro adeguatezza al piano generale. Si può pensare a nuove sezioni de1 Consiglio di Stato dotate Biblioteca Gino Bianco
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