Passato e Presente - anno III - n. 15 - mag.-giu. 1960

• Fron•te delle opposizioni? 1975 tre, collaborazioni di alcuni comunisti; che Livio Maitan aveva scritto per noi già dai primi numeri; che eravamo nati, si può dire, con un contraddittorio (fra Giolitti e Colletti) e che altri dibattiti, dissensi, tavole rotonde, abbiamo sempre portato avanti ( ultima la discordanza fra Maitan e Vasconi a proposito dell'India). Noi cerchiamo di illuminare da angoli diversi e di sciogliere con uno sforzo comune certi nodi centrali della nostra vita politica e del pensiero conduttore del socialismo contemporaneo. Per far questo, eravamo e restiamo ·disposti , a passar sopra a posizioni precostitu·ite, pigrizie mentali, feticci dottrinari o di partito. Ma volevamo e vogliamo farlo entro e con il movimento reale che poggia sulla classe operaia e sulle forze piu vive del paese. Non ci adattiamo alle etichette, né agli anatemi di chi ci giudichi "ancora inficiati di cripto-comi1:nismo" o viceversa "inguaribil- . . . , , mente antzcomunzstz . C'era una bella occasione per il sereno approfondimento di alcuni temi relativi al Partito comunista: la ricerca sulle vicende del 1956, attraverso testimonianze come quelle da no'i pubblicate. Avevamo consapevolmente evitato di metter fuori scritti viziati da eccessiva passionalità, volevamo che si restasse il piu possibile nel carattere del "documento". La stampa comunista ha taciuto di questi articoli: e se siamo lieti che abbia con ciò riconosciuto, implicitamente, la correttez.za dei fatti come venivano esposti, ci dispiace eh-e abbia perso un'occasione per contribuire a sua volta con testimonianze e rilievi. Una tesi, comunque, avanzammo nel presentare quelle testimonianze: che il movimento che fu detto ''revisionista"~ polemico col cent1"0 del Partito comunista italiano e di quello sovietico e in ispecie con lo stalinismo, avesse originariamente e sostanzialmente un significato .. di sinistra, come apporto di forze giovani, non legate all'apparato d·ei · funzionari, desiderose di chiarezza nei principi e di franchezza nelle scelte. Una tesi troppo au·dace? Andrà meglio verificata? Può essere. Ma è un peccato che <<l'Unità» ne abbia taciuto, forse per non turbare lo schema che faceva di << Passato e Presente» una deviazione di destra. La vera difficoltà in tutto questo discorso, difficoltà che Paolo Spriavo non sembra neppure sospettare, non nasce secondo noi da una incongruenza dei critici del movimento comunista. Essa deriva invece da certe incon:gruenze, o se si vuole da quei complessi aspetti e molteplici componenti che sono intrinseci a tale movimento. Quan·do consideriamo il PCI, per esempio - non siamo i primi a dirlo, né per la ,prima volta - troviamo contemporaneamente manifestazioni che si . possono giudicare troppo massimalistiche o troppo opportunistiche, rigide o possibiZ.iste. A volte ti chiedi se il PCI abbia mancato di decisione rivoluzionaria in momenti cruciali, ed altre volte se abbia danBibliotecaGino Bianco

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