• Democrazia laica 1973 Il manifesto rappresenta la netta determinazione di un ampio settore di democrazia laica ad assumere impegni d-i intransigenza contro la destra e di azione democratica, in collaborazione con forze di ispirazione socialista e contro ogni allettamento alla copertura del vecchio gioco << centrista >> dei democristiani. Ed ha tanto piu valore in quanto compare in un momento in cui il fallimento di un tentativo molto serio per un governo di centro sinistra avrebbe potuto disorientare o . , scoraggiare. Quel che fino a ieri restava solo un indirizzo di uomini di qualche partito o ·giornale, e che perciò poteva anche apparire come fatto tattico, connesso a una situazione contingente, viene portato nel mani- / esto a livello di piu piena consapevolezza. L'esplicito riferimento critico al passato sottolinea il travagtio _da cui esso sorge. Le firme che lo sottoscrivono sono testimonianza di un fenomeno non isolato, ma collettivo e ben ponderato. La sede in cui viene presentato gli attribuisce un significato di cultura. S'intende che la nostra simpatia, il nostro apprezzamento per questa presa di posizione che è garanzia per i giorni ci aspettano, non potevano bastare ad unire anche « Passato e Presente >> ai proponenti di quel documento. E ciò sia per una ragione per dir cosi << biografica», che per una ragione pobitica piu profonda, che non c'è ragione di nascondere. Tre anni fa, nel momento in cui prende,va vita la rivista, delimitammo quel comune « impegno socialista » che si saldava al nostro impegno culturale e che riassumeva la pluralità di opinioni che << Passato e Presente>> si accingeva a mettere a confronto. La nostra esperienza politica non era mai stata quella della << politica centristica » e delr « equilibrio quadripartitico »,. alla quale si richiamano gli estensori del · suddetto manifesto; non possiamo no.i far datare dal 1953 gli effetti negativi di quella politica, della quale anche negli anni precedenti avevamo denunciato il cara-ttere conservatore e im.mobilistico; non crediamo assolutamente che il bilancio degli anni passati e il programma per l'avvenire debbano avere come fon,damentale parametro l'efficacia della opposizione al comunismo. Non abbiamo mai esitato a denunciare le voci passive del nostro bilancio: anzi, tra i nostri sforzi piu tenaci è proprio quello dii metterle in luce, di analizzarle, di di$cuterle, ma non limitandoci agli ultimi sette anni bensi ,,,isalendo agli anni dell'immediato dopoguerra, a quelli della Resistenza e dell'antifascismo, e considerando gli aspetti negativi e positivi della azione comunista. Non sottovalutiamo l'importanza del metodo demo- . cratico come elemento programmatico fondamentale: anzi, potremmo dire che tutte le nostre indagini vertono, esplicitamente o im·p~icitamente, intorno ai problemi della democrazia nel mondo contemporaBiblioteca Gino Bianco
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