Passato e Presente - anno III - n. 15 - mag.-giu. 1960

2000 George Friedmann che per i vecchi) sareb·be malvisto !dalla ,5ocietà e punito con la privazione ,di alcuni vanta·ggi. A·nche ·donne che per lo stipen,dio elevato .d,el marito non avrebbero ,bisogno di lavorare, si i,m·piegano. Si è potuto parlar.e non senza ragione, a proposito di 1 questo stato d'animo, -di una· specie ,di « psicosi del lavoro» diffusa nell'U.R ..S..rS Anche al .di fuori di una tale pressione, in società com·e quella della Francia attuale, si osservano atteggiamenti molto diversi nei confronti •del lavoro. P,resso alcuni in,dividui, la attività professionale prevalen-do sulla vita familiare ·e il tempo libero, rinchiude con le sue pre,occupazioni tutto l'orizzonte della vita. Per e•ssi il 'lavoro ·diventa ·veramente fine a ·se stesso. Da altri al contrario, e sono numerosi, il lavoro è considerato, in modi •diversi, un rjiezzo in rap·porto ad altri .. fini, ad altre attività (o non attività) fino a .diventare per i salariati che hanno la coscienza ,di essere sfruttati una corvée dbbligatoria, un .modo penoso ,di guadagnarsi la vita e . . , niente p1u. Ripetiamo ,dunqu·e, senza potere qui spiengere piu lontano l'analisi, che conviene diffidare dalle ,definizioni metafisiche o troppo generali -del lavoro, staccate ,dal1laStoria, dalla sociologia e ,dall'-etnografia, senza riferimento alla varietà delle sue .forme concrete secon·do le società, le culture, le civiltà, senza sufficiente consi.derazion•e •della maniera in cui il ,lavoro è vissuto •e sentito ·da quelli che lo compiono. 7 Lavoro e azione D'altra parte non ·bisogna forse, contraria,mente alla ma,ggioranza ,dei filosofi ,del lavoro, guar,darsi ,dal1l'indicare con tirocini nella produzione di una durata di parecchi anni. Fra le ragioni complesse che hanno determinato queste misure, quella di lottare contro la r~pugnanza per i lavor,i manuali molto diffusa fra i giovani sovietici, non è la meno importante. (Friedmann, 1958). 7 Per esempio: « Il lavoro è la verità dell'idealismo e del materialismo, è l'uomo al principio della materia, è la coscienza che emerge dal vuoto verso la· pienezza della gioia» (J. VuILLEMIN, L'Etre et le Travail, Paris, P.,U.F., 1940, pp. 16-17). Biblioteca Gino Bianco

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