199-4 Alberto Caracciolo potenze capitalistiche piu importanti, i:l problema dello sviluppo è stato collocato im-mediatamente al primo posto. L'ampiezza del tipo di intervento statale ha permesso, n,ell'attuare una riforma agraria gvnerale, ,di offrire a una massa di contadini, in cambio -del sacrificio ,della proprietà •personale della terra, il superamento del livello di fame e-d alcune elementari conquiste sanitarie e culturali. Il contenimento -della politica dei consu·mi e il rigoroso controllo su -d-eterminate libertà ha potuto essere accettato· largamente grazie alla ripartizione dai frutti di u,na totale espropriazion,e -delle classi proprietarie e da gran.di successi -di ordin-e civile. Resterà poi da studiare quali altri contra,ddizioni siano insite ip. q•uesta via, che ·mette al centro .di tutto la industrializzazione a•ccelerata, e quali limiti~ possano eventualmente -derivarne sul lungo periodo. Si tratta comunque -di un'-esperie,nza che sotto il profilo della uscita dal cerchio ,del sottosviluppo è a tutt'oggi fra le piu notevoli e originali. Anche dalla Cina si può forse trarre un suggerimento alla necessiità ,di cam·biare segno, e sostanza, a •quell'appello a uno Stato ordinato, competente, pr~vident,e, alla testa del piano, che il Myrdal avanza, e che altri hanno tra1dotto nello sche·ma di uno « Stato forte >>.Questa forza in certo senso deve si esister,e, ma non tanto - ci sem:bra - nel senso ,dell'autorità ,e della capacità di .dominio. In condjzioni ,di sottosviluppo, .dove ogni passo veramente utile richiede immediatamente un sacrificio, dove le sp~ranze ,di -benessere premono insie,me allo slancio nazionale, .dove la parola egalitaria penetra fra enormi sperequazio-ni, ottenere ,dai popoli un massiccio risparmio per un risu,ltato futuro è forse possi,bile •provvisoriamente con l'autorità, ma piu stabilmente soltanto con la realizzazione di un conse,nso, una partecipazione, un consapevole slancio delle masse piu diseredate. In alcuni paesi fin,o ad ora vi si è riusciti, come in Egitto («tutto per la grande diga>>), in Cina (<<tutto per la futura industria1izzazione >)>, forse nell.'Africa nera (<<qualunque sacrificio per un ·minimo di strutture civili>>). Altrove l'e·quilibrio non si è mai raggiu,nito, e il proBiblioteca Gino Bianco
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