• Contraddizioni dello sviluppo 1985 piu lento, ·cosicché m-olti pa-esi corrono il rischio ,di· non esere in grado ,di trarsi fuori ,dalla situazion·e ,di ristagno o p•erfino .di allontanarsi ,dal livello .di re·ddito ,me,dio finora raggiunto 17 >>. Si verifica insomma, quan.do •operino liberamente su scala internazionale le forze di mercato, 1quel che volgarmente si chiama un. circolo vizioso, ·e che piu esattamente si potreb·be chiamare un fenom•eno di causazione ,circolare il q·uale, se n·on si interviene su qualcuna ,delle variabili essenziali, continua a portare piu in alto chi si trova in alto e a mantenere in basso chi in !basso si trova. · · L'e,dizion•e italiana ,del libro ,d,el Myr,dal esce in un mo,. mento in cui non soltanto intorno all'autore può ,dirsi rinsal- ·data una ·solida scuola di e-conomisti, e largament,e noto la essenziale ,della sua teoria -delllosvilu·ppo e del settosviluppo, ma in cui l'an1damento dei fatti sem:bra .dare ulteriore ,convalida alle e-nunciazioni fon,damentali. . Quattro o cinq·ue anni fa alcuni vistosi passi avanti realizzati in .are-e,dell'Asia e -d-elMe,dio Oriente sullo slancio della li1 berazione dal -colonialismo av-evano fatto pensar,e a un' eccessivo p-essimis,mo.·dello schema myr,dalia-no. Un bilancio ripetuto oggi, ,dopo •che parecchi tentativi ,di pianificazione nazionale han-n·o-pr,eso una consistenza comm,ensurabile e dopo che ha potuto operare per u,n periodo sufficientemente lungo elementi -come l'in.dipen,denza politica, l'associazione fra gruppi di paesi, una certa .assistenza tecnico,-e,conomica da parte delle maggiori potenze, ,ci indu-ce a pensar-e invece che l'inversion·e di ten·denza non si sia potuta, in linea generale, ottenere, fino a gen•erare un processo di causazion,e cir,colare ve,rso l'.alto. Se si tolgono la Cina e alcuni Stati ,dell'A•m,erica Latina, per i quali converreb-be ·un .discorso partic-olare, ,dimostra che per il grup-po ,dei paesi sottosviluppati gli aum-enti .di re-d,dito pro capite r,estano insignificanti -e talora n,egativi; che gli squilibri interni ai singoli pa·esi tendon·o ad aumentare; che la « forbice » fra paesi altamente sviluppati e sottosvil-uppati a-nziché decrescere si è ullteriorm-ente ,divaricata, anche in rapporto alla fine . 17 MYRDAL, op. cit. pp. 16-17. 2 .Bibliote Gino Bianco
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