.,.. Note e Segnalazioni 2135 sente a << Il Ponte >> di fornire qualcosa di piu ,delle notizie e testimonianze sull'Ungheria, delle quali v'è stato in questi anni, e non poteva es·sere altrimenti, notevole abbon-danza. Si hanno in tal modo una serie di ·brevi saggi che, seppure non omogenei nelle .premesse politiche, forniscono una descrizione coerente dei fatti -di Ungheria - e non solo i << fatti » - senza scadere ne'l facile giudizio approssimativo, settario e astioso. Altro pregio di questo fascicolo ·è dato dagli scrittori che vi hanno collaborato: i quali - e sono in gran •parte esuli magiari, democratici ben s'intende - dimostrano per lo piu una straordinaria capacità ,di osservare con occhio politico e razionale i passati avvenimenti, dei quali essi stessi 6ono spesso .stati interpreti, e so.prattutto di vedere, senza indulgere agli stati d'animo ma con lucidità, il processo cui è legata la sorte dell'Ungheria sul ·piano internazionale ·e interno e di rendersi conto, · quindi, come dice il Meszaros, che « il -destino dell'Ungheria è insepara.bi:le... dal rafforzamento delle tendenze antistaliniane e anti.burocratiche nell'Unione Sovietica » (p. 506). << Il Ponte» pu·bb'lica inoltre· le rispos~e inviate ad un sµo quesito, -sul come sia .possi 1 bi,le contri- -buire alla ·distensione in Ungheria, da alcuni intellettuali e uomini politici italiani (ma anche due ,.. ibJioteca Gino Bianco ungheresi e un inglese). Le risposte di Basso, Giolitti, Ignotus, Jemolo, Kéthly, Petriccione, Piccar- ·di, Seaton Watson, Terraicini e Vegas, nella loro .differenziazione ( ad eccezione di Terracini che preliminarmente nega l'esistenza ,del ·problema) -danno l' -immagine ·del1'.infusso esercitato da11la rivolta ungherese s·ul pensiero e le coscienze -dei socialisti e dei democratici europei. La diffico'ltà che molti degli intervenuti tentano di risolvere: e cioè come sia possibile liberare le energie democratiche che il proletariato e la cultura magia·ra hanno dimostrato di passe- .dere in maniera cosf tristemente eroica, senza nulla concedere alle false sensibilità progressive dei paesi capitalistici e allo stesso tempo senza farsi captare dal fatalistico miraggio dell'inevitabile evo- . luzione in senso democratico del blocco comunista, rende -di nuovo chiaro, ,se ce ne fosse ancora bisogno, che appunto questo è il problema:- non perdere di vista che si deve agire per la democrazia operaia, sia dove il capitalismo è ·stato già sconfitto che .dove è ancora florido e robusto. Con gli scritti d'autore ·ungherese completano il fascicolo le belle << riflessioni » ,del Valiani sulla ·storia ,dell'Ungheria, e gli articoli di Santarcangeli su alcuni aspetti del'la cultura artistica magiara ·conte~ poranea. • •A, M.
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