Passato e Presente - anno III - n. 15 - mag.-giu. 1960

2132 Note e Segnalazioni guere, perché nessuna disciplina che voglia diventare scientifica può fare a meno di un « gergo », per ragioni di •precisione ed economia di discorso; né si vede alcuna ragione perché un testo specialistico di sociologia, ·com'è appunto 11he Socia/, System, debba essere per il non s·pecialista, o per il sociologo storicizzato quale ambisce mostrarsi il Mills, di piu agevole lettura che non un testo specialistico di economia o di scienza politica. Per l'alternativa metodo-storia~ tanto cirammatizzata dal Mills, ci sem.bra valere un discorso affine. E' chiaro .ch·e la metodologia fine a se stessa va rifiutata, ed è altrettanto chiaro che ·molti socio lo- . . . . g1 a1ner1can1 - s·pesso 'Inconsapevolmente - tendono a perdere di vista, immergendosi nelle questio:- ni òi metodo, le questioni sostantive dell2 sociologia. Ma negare in prati(a ogni utilità al metodo e alle tecniche di indagine elaborate dagli studiosi piu seri, invitando i .metodologi « a mettersi a lavorare >' e ad essi contrapporre come altern3tiva lo studio della · storia e l'uso dei dati storici, indica nel1' autore un grossolano fraintendiment0 e del metodo, e della stori.1. Uno storico della società non può scrivere, poniamo, che la mobiEt?i sociale è oggi maggiore che non cinquant'anni fa, se non consultando delle ricerche sociologiche che rechino dei dati attendibili in tal senso - e ne.I campo dei f enomeni sociali la rilevazione · di dati attendibili pone senza scampo delle spinosissime questioni di meBiblioteca Gino Bianco todo. Questo il Mills dovrebbe saperlo benissimç>, vista la mas_sa di dati sui quali ha costruito, ne l'Elite del potere, le sue argomentazioni « storiche »; se non fasse che molti di quei dati, rilevati con metodi e tecniche alquanto discutibili, si mostrano meno attendibili ogni volta che li si riesamina, facendo con ciò apparire meno saldamente radicate le tesi dell'autore. Non vorremmo, ovviamente, atteggiarci a difensori di Parsons, Lazarsfeld e compagni. In pri- .. mo luogo non ne hanno bisog,no, e in secondo luogo abbiamo formulato noi stessi riserve troppo definite su certi aspetti della loro opera perché ci convenga simile parte. Quel che ci :preme riaffermare è la convinzione che una sociologia il ·piu possibile << comprensiva » (non necessariamente nel senso weberiano ), che non pretenda d'esaurire lo studio della società nello studio delle microstrutture - come fanno molti americani di troppo fresca cultura specialistica, ·benché oggi con frequenza minore di un tempo - né, alternativamente, in quello delle macrostrutture - come fanno 1 Mills e i marxisti ortodossi - ma le une e le altre ·ponga in relazione e studi come sistemi sociali che si con·dizionano si a vicenda, ma senza integrali determinismi, può contrib'l:lire non poco al processo di sviluppo della nostra società. ,E i libri come questo del Mills valgono semplicemente a confondere le idee, riportando indietro di decenni i ·termini del discorso, e ostacolando,

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