Passato e Presente - anno III - n. 15 - mag.-giu. 1960

2100 Ronald M. Segai tenere mo1ti lavoratori di.sposti a entrare nelle com,missioni. Lo sciopero nella filatura Amato fu naturalmente ,spezzato dalla polizia con poche cariche di sfollagente. Settanta operai sono -stati feriti, di cui oltre quaranta gravemente, e dei circa 400 licenziati per _essere in,sorti contro una tariffa salariale che parte da 25 scellini la settimana e giunge a 60 scellini, quasi tutti sono stati iscritti sulle liste nere dal locale ufficio di collocamento e allontanati da Beno·ni a morir di fame nelle riserve o a trovar lavoro in qualche azien-dda agricola. Tra questi troviamo tutti e rredici i membri della commissione interna della filatura Amato. La pena massima per gli operai africani che partecipano a,d agitazioni e scioperi è di •sei mesi di prigione o SO sterline di mµlta ma la linea -di spartiacque tra uno sciopero ed una vertenza è cosi confusa nella legge che persino una protesta durante l'orario di lavoro può condurre all'ar,resto .immediato per aver scioperato. Nessuna meraviglia quin-di che gli operai africani si -sforzino di nascondere il loro~ ri,sentimento e si ribellino soltanto· quan-do le condizioni diventano assolutament~ in,sopportabili; nessuna meraviglia che mentre i salari dei bianchi sono balzati da 37 sterline mensili nel 1947 a 68 sterline nel 1957, i salari degli africani durante lo stesso periodo siano appena passati ,da 9 a 13 sterline mensili. Gli scioperi illegali furono 33 nel 1954 e 73 nel 1955. Tuttavia soltanto in 15 casi - du~ante un periodo di boom industriale - gli africani riuscirono a strappare salari piu alti o ·migliori con,dizioni .di lavoro a1 datori di lavoro. Le miniere, naturalmente, esigono un di,scorso tutto paTticolare. Di 300.000 lavoratori africani e 30.000 bianchi occupati, soltanto i bianchi sono organizzati, per la maggior parte (circa 17.000) nella Mineworkers' Union. Il carattere inte,r-territoriale e migratorio dei minatori africani basterebbe da solo a ren,derne ,difficile la or,ganizzazione sindacale. Essendo 1a -media del salario monetario dei minatori afrièani di circa 3 scellini e 3 pence per un turno di otto ore di lavoro, le miniere devono cercare sempre piu lontano la loro manodopera. Il governo portoghese, com'è ben noto, coopera attivamente, aiutando nel reclutamento di -decine di migliaia di lavoratori emigranti dall'Angola e dal Mozambico ogni anno. Mentre il governo britannico ha potenziato cos1 bene la High Commission Territories, che il 18~fodell'intera forza di lavoro occupata nelle miniere aurifère, vale à dire esa~tamente metà -della percentuale fornita dall'Unione, proviene -dal solo Basutoland. Tuttavia il carattere ,della forza di lavoro è soltanto uno degli ostacoli posti sulla strada dell'organizzazione ,sindacale. La proBiblioteca Gino Bianco

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