Passato e Presente - anno III - n. 15 - mag.-giu. 1960

2098 Ronald M. Segai non appena perde la sua occupazione. 11 numero degli africani nelle zone urbane ha tuttavia continuato costantemente ad aumentare. Quindi ,nel 1952 il ·dr. Verwoerd, come ministro degli affari indigeni, ottenne dal par1amento l'approvazione -del Natives (Abolition of Passes. and Coordination of Documents) Act che altre a riunii-e i documenti prima richiesti singolarmente in un nuovo .permesso unico, chiamato ora eufemisticamente << libretto -di identità», estendeva le norme della legge anche alle ·donne africane. La collera con cui queste ultime salutarono ciò esplose nelle sollevazioni di Zeerust e Sekhukhuneland e nelle recenti dimostrazioni ,di strada a Johannesburg, e sebbene circa un milione e mezzo di donne siano state costrette. durante gli ultimi otto anni ad accettare il permesso firm~to dal padrone, la ostilità rimane immutata. La politica governativa mira a liberare le zone urbane •da tutte le -donne « non necessarie », quelle non indispensabili ai· servizi .domestici o all'industria che sono passate tra le maglie delle barriere amministrative per raggiungere i mariti o contribuire al sostentamento delle famiglie. I permessi offrono il mezzo p-iu efficace per controllare la popolazione urbana femminile negra e separare quella utile da quella semplicemente umana. Mentre il costo supplementare per il personale ·di polizia e di contro-Ilo è piu che coperto dalle multe e dalla gratitudine dell'elettorato rurale pianco per la disponibilità di manodopera coatt_a a ·buon mercato. Si tratta ·di un quadro generale spietato. L)in,du:stria e il commercio sono mantenuti -pato1ogicamente floridi con la mano,dopera nera a buon mercato, perché i ·salari che essi corrispondono, seb1 bene insufficienti per un tenore di vita u-mano, sono mig-liori ·di quelli corrisposti nelle azien-de agricole dei bianchi; e queste dei negri ne hanno a sufficienza, perché qualun·que cosa è meglio che morire di fame con la propria famiglia nelle spaventose, · for1 micolanti riserve, e perché le prigioni forniscono gente quando non basta la miseria. Il contratto di servizio e degli uffici di collocamento permette soltanto l'ingresso dei lavoratori indis-pe.nsabili, lascian.do -le loro famiglie a vivere come possono con le somme che essi ,sono in grado di inviare alle riserve in·digene. Una volta ammesso in una zona urbana, l'africano non ha una vita tranquilla; egli è sicuro soltanto finché è in ·grado di rimanere un lavoratore immigrato e << isolato » che non protesta. Se -trasgredisce la legge in uno dei suoi •mille cavilli, il meglio che può sperar~ è l'invio nelle aziende agricole -dove, secondo le parole pronunciate in parlamento dal dr. Verwoed nell'aprile 1950, « le condizioni sono completa-· Biblioteca Gino Bianco

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