• « Il Politecnico >> 2083 una personalità di scrittore spiccata e generosa come quella -di Vittorini, ha cercato un distacco sempre onesto dal sentimento del passato, equilibrandosi fra polemica e commozione. Si ,discuteva da circa tre ore, e sem·pre il medesimo dubbio esacerbava il dibattito: ,perché << Politecnico>> fosse finito. Fine, quasi troppo chiara per gli uni; troppo poco per gli altri. Alicata, dopo aver , accantonato la spiegazione << distaccata », che si trattasse delle contraddizioni stesse dell'intera società italiana, ne avanzò una, strettamente individualistica: la rivista sarebbe stata coinvolta da -una crisi personale di Vittorini, e la sua fine dettata da questa; non dall'aver Vittorini fatto sacrificio della rivista alla · disciplina 1 po1itica richiesta -da-I partito. Cantoni e Fortini, seppure piu cautamente dei redattori della antologia, non ritenevano, invece, estranea a,lla morte della rivista la politica culturale del PCI. Ferrata ha cerc·ato di chiarirci la fine di << Po·litecnico >>.·Ci ha iraccontato come << Politecnico» finf, una sera, a Milano, in casa · T·reccani. Erano presenti Emilio Sereni, Alicata, Pa_jetta. Sì discuteva e, discutendo, Vittorini comprese che gli sarebbe stato impossibile continuare ·un'esperienza che gli costava trop1 po tormento -d.iaìettico ·per chiarire a sé e agli altri i motivi del suo lavoro. La «rivelazione>> porta un'altra luce sulle pairole di Alicata che, poco prima, aveva sostenuto: << Anche nei momenti piu aspri di rottura con il Partito, Vittorini non ha mai -detto una parola >>.E soggiungeva: << La filologia è una scienza ·positiva, e come tale va rispettata >>. La filologia sarebbe, insomma, una scienza troppo positiva per poter tener conto che anche il silenzio di un uomo ha un significato, che un uo·mo ,col suo silenzio può ·p~rlare, e dire cose amarissime? Per quanto, come ab·biamo ,detto, personalmente imputato di << mitologismo »~ Fortini, dopo aver seccamente controbattuto ad Alicata il suo errore, fin troppo calcolato, di ottica, fra i protagonisti del dibattito è stato l'unico che ha cercato di superare gli ingorghi di una polemica - forse inevita-bile, certamente sterile e che, per di piu, a furia di << ridimensionamento » e di buon senso, rischiava· di assumere il tono bonario e ·patetico -di << una riu·nione fra vecchi alpini» (espressione di Fortini stesso) - dan-dole un assetto costruttivo. Infatti, parlare oggi di « Politecnico » dovrebbe significare sopratutto misurarne le somi-· glianze e le differenze con quelli che sono i nostri temi, i nostri problemi. Fortini ha chiarito lucidamente, rispetto a un problema particolare: quello del rapporto fra democrazia politica e aristocrazia culturale - che -discen-deva, in << Politecnico», dal tema, cosf centrale, -B~bliotecaGino Bianco
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