Passato e Presente - anno III - n. 15 - mag.-giu. 1960

• La <<Base» 2073 il cui scopo è quello di mettere in evidenza nel suo complesso, 11el suo .significato tendenziale, le linee generali di una politica nazionale che si faccia carico del compito storico della costruzione in Italia di uno Stato democratico, portan-do a soluzione tutti quei problemi che lo stesso risorgimento ha trascurato e che sono la causa principale del g·rave ritardo in cui si trova il nostro Paese. Ma il carattere peculiare di questa politica nazionale non sta sol- , tanto nei problemi che devono essere affrontati, e che altri paesi possono già aver risolto, ma sta sopratutto nel modo col quale si intende portare innanzi un simile processo. Nasce qui il problema es·senziale e prioritario delle forze politiche. Di fronte al compito che si intende assolvere non basta trovare nel Parlarnento delle maggioranze nu·meriche che si logorano in buone intenzioni, lasciando le forze reali che si muovono nel Paese in una posizione di protesta o di disinteresse. L'intesa tra i cattolici ,democratici, che ·si esprimono attraverso la ·D.C., le forze laiche schiettamente democratiche, e la classe operaia di ispirazione socialista, non rappresenta una ripresa del neocentrismo, specie se legata a precis~ contenuti programmatici, ma può esprimere una costruttiva collaborazione, senza confusione delle caratteristiche proprie -di ogni movimento, tra quelle forze che sono state escluse dal processo Tisorgimentale e che sono interessate ad •un pieno sviluppo del1a democrazia italiana. Che ognuna di queste forze, a seconda della sua finalità, interpreti il proprio contributo in modo particolare, fa parte di una regola normale .de.I gioco democratico. Lo sviluppo pieno della democrazia può essere considerato per dei cattolici .democratici un allargamento ·della sfera di libertà, come per dei socialisti può essere considerato una tappa della costruzione del socialismo. La diversità delle motivazioni ha anche un suo valore perché impedisce la degenerazione delle intese tra forze politiche diverse a .puro accordo di potere. •Ciò che conta però è che il metodo ,della democrazia parlamentare favorisca e limiti le intese tra i ·partiti, nel rispetto de.Ila libertà e tutelando 'le caratteristiche proprie di ogni forza politica, e che il processo di sviluppo della società italiana si manifesti risolvendo i problemi di f<?ndo che lo ostacolano, favorendo la collaborazione tra i movimenti· politici che sono storicamente interessati a questo processo, conciliando le classi, popolari con lo Stato .non attraverso il paternali- . - smo sociale, ma mediante l'affermazione piena, ad ogni livello, della libertà. Non è questa una po.litica nazionale strettamente vincolata ai problemi, alle condizioni storiche, alle forze politiche esistenti? Non Biblioteca Gino Bianco

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