Passato e Presente - anno III - n. 15 - mag.-giu. 1960

• La «Base>> 2071 democratica e determinasse un ulteriore e forse definitivo regresso. Pur non escludendo, anzi auspicando, un ripensamento culturale e politico che tenga conto delle nuove prospettive mondiali, il discorso ritorna ai problemi particolari ·del nostro Paese, ai modi per risolverli, alla necessità -di tener costantemente aperta una prospettiva di progresso democratico che è poi la condizione indispensabile per porre a buon frutto i ris-ultati del ripensamento in corso. Le due cose sono strettamente collegate. Il mercato comune europeo, ad esempio, apre pro- , spettive che possono influire sulla soluzione dei problemi strutturali ,_ dell'economia itali~a, ma non v'è dubbio alcuno che .potrebbe anche ripercuotersi in ·modo negativo sul nostro Paese ove mancasse la capacità della classe dirigente ,di avvalersi di q·ueste nuove prospettive non già per accantonare i pro'blemi =di fondo, ma per accelerarne la soluzio.ne. Tornando alla nostra situazione nazionale, si può allora osservare che .la tendenza del movimento dei cattolici, o piu in particolare della << Base », di considerare con una visione stretta.mente ita1iana i no.stri problemi .politici, coincide con l'esigenza particolare del nostro Paese di trovare la via naturale .del proprio sviluppo democratico, evitando l'errore, per molti aspetti presente nel processo di unificazione risorgimentale, -di forzare la politica nazionale secondo schemi in uso in altri paesi e introdotti in Italia da ristrette classi dirigenti. Si tratta, su di un .piano diverso, del medesimo errore illuministico di certi riferimenti culturali, di certe interpretazioni dello storicismo italiano, che appunto peccano -di astrattismo e non tengono conto delle condizioni reali ~ella società nazionale e -della sua dinamica di sviluppo. Ma cosa significa tener conto della dimensione nazionale dei nostri problemi politici? Significa, almeno per noi, elaborare una politica nazionale che, da una parte, si faccia carico dei .problemi di fondo, di .strutrura, -della società italiana, e che, dall'altra, favorisca la loro soluzione attraverso la collaborazione, nel rispetto del metodo de,mocratico, tra quelle forze politiche che sono storicamente interessate ad una effettiva trasformazione del nostro Paese. E' proprio in rapporto a questa funzione nazionale di respiro storico che l'adozione, da parte . del movimento dei cattolici, di un « metodo liberale >> di lotta politica non si esaurisce nelle forme ·del trasformismo tipico delle vecchie classi dirigenti, ma si riempie di precisi e inequivocabili contenuti. Un con- .to è infatti ricercare collaborazioni politiche che siano l'espressione di un puro equilibr,io, sia pure pal1uidate di riformismo occasiona.le, e Biblioteca Gino Bianco

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