Passato e Presente - anno III - n. 14 - mar.-apr. 1960

1900 Alexander Werth occidentale residente a Mosca, a un possibile disaccordo o peggio a qualche futuro conflitto tra Russia e Cina, suscita profonda indignazione. << Non ingannate voi stessi », è la risposta consueta. I russi che sono stati in Cina vi raccontano tutti le stesse storie: a) che la propaganda per il controllo delle nascite è ora in p·ieno svilu·ppo e b) che comunque la famosa << pressione demografica » della Cina non costituisce assolutamente il minimo pericolo per l'Unione Sovietica, poiché vi sono ancora zone agricole immense e intatte e altre risorse ne.Ila Cina occidentale. Qualsiasi allusione al fatto che le terre vergini della Siberia e del Kazakhstan siano state recentemente occupate dai russi << per cacciare via i cinesi » è respinta come una maligna invenzione. Tuttavia, tra la media popolazione russa c'è un senso di leggera inquìetudine intorno alla << su·per-coscienziosità » dei cinesi. Uno mi raccontava come, fuori di Pechino, il conducente avesse fatto star fermo l'autobus finché non aveva am·mazzato una mosca. 1 Gli studenti cinesi a Mosca lavorano 18 ore al giorno per otte- _nere il massimo dei voti all'esame; un g,r,uppo di studenti cinesi ha dichiarato che non voleva il suo sussidio mensile di 300 ru,bli, dal momento che poteva vivere con 200. << Noi russi non avremmo mai fatto una simile pazzia >>. Ma attualmente, in ogni modo, la Cina non è la preoccupazione principale della Russ·ia. La preoccupazione ·piu reale ed urgente resta sempre la Germania. Si pensa. che solo qui ci siano degli ex-nazi ed altri pazzi che potrebbero iniziare un'altra guerra se solo avessero le armi. Durante l'ultima guerra la Russia ha perduto 20 milioni di persone (valutazione fatta all'ultima riunione del Soviet supremo) e nessuna famiglia lo ha dimenticato. Gli orrori dell'invasione germanica vengono costantemente ricordati alla giovane generazione. Films e TV si soffermano giornalmente sulle atrocità dei soldati tedeschi, e vengono ·pubblicati milibni di libri sullo stesso soggetto. Il Ministero della difesa in particolare ha pubblicato e ristampato innumerevoli racconti, in ognuno dei quali i tedeschi appaiono come demòni. Indubbiamente si avverte che si deve fare gradualmente qualcosa per la Germania orientale, ma attualmente l'atteggiamento a;bituale dei russi, anche verso i tedeschi orientali, continua ad essere cortese ma riservato, come per dire: << Per quel che ne so io, anche tu _potresti essere stato un camerata di Hitler ». Nel mio albergo c'era un gr•uppo di tedeschi orientali. Un giorno si misero a cantare. Appena eb·bero finito, i russi della tavola vicina si misero a cantare una bella vecchia canzone di guerra contro i nazi. BibliotecaGino Bianco

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