Passato e Presente - anno III - n. 14 - mar.-apr. 1960

• • Russia undici annt aopo 1895 o in altre enormi centrali energetiche, oppure scoprono i nuovi giacime11ti di· diamanti in Yakuzia (<<la piu grande industria mondiale di diamanti dopo il Su_d-Africa »), guadagnano molto bene. Nelle terre vergini della Siberia e del Kazakhstan vengono offerti alloggi confortevoli e altre facilitazioni a coloro che vi si vogliono stabilire; nello s~esso tempo, parte dei lavori agricoli è svolta da giovani <<volontari »; in molti casi si esercita su di loro una pressione ,morale per far si che essi trascorrano li alcun.i mesi; ho incontrato parecchi giovani che vi erano andati come <<volontari >>e che hanno dichiarato che agli inizi non ci tenevano molto ad andare ma che ora erano contenti di averlo fatto: era <<interessante ed eccitante, anche se faticoso>>. Bisogna dire che -la demolizione dell' « impero dei lavori forzati dell'M.V.D. » cominciò quasi immediatamente dopo la morte di Stalin, e che Mal~nkov, ormai ufficialmente associato ai <<delitti di Beria >>ha alcuni meriti in proposito; ma la verità è che comunque sia Malenkov che Krusciov erano ugual,mente convinti che il sistema dei lavori forzati era inefficiente economicamente ed estremamente dannoso sul piano internazionale. E inoltre, per la politica interna, era essenziale demolire il potere dell'M.V.D. ,I lavori forzati hanno subito alti e bassi; sono stati parzialmente aboliti all'inizio della guerra; dopo la guerra hanno subfto un aumento, prima con varie migliaia di Vlassoviti (che avevano militato nell'esercito tedesco) ed altri <<collaboratori>>, poi con un'imponente numero di persone arrestate tra il 1948 e il 1952. Senza contare i « popolli infedeli » ( come i tedeschi del Volga, i tartari della Crimea e un certo numero di piccole popolazioni caucasiche, stabilitesi di nuovo in oriente), il numero dei condannati ai lavori forzati nel 1952, ·secondo la valutazione di Henhy Shapiro, corrispondente dell'U.P. a Mosca, e uno dei piu esperti studiosi· delle questioni russe, oscillava dai tre ai quattro milioni di persone. A parte i peggiori .delinquenti comuni, sembrava :he tutte queste persone (quasi tutte, t•utti i <<politici ») fossero state liberate fin da allora; alcune erano state amnistiate, altre ufficialmente riabilitate (questi apprezzamenti si basano solo sull'opinione generale in proposito, coadiuvata. da alcune informazioni individuali su persone che si conoscono personalmente). I <<popoli infedeli>>, per q-uel che si può accertare, sono stati autorizzati quasi tutti a tornare alle antiche dimore. A Mos~a in questi giorni accade molto spesso di imbattersi in qualcuno che ·ha avuto delle « noie » e.cl è stato poi riabilitato. A parte i collaboratori tedeschi a·mnistiati, verso i quali sussiste un atteggia-- • .,. 3ibliotec Gino Bianco

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