Passato e Presente - anno III - n. 14 - mar.-apr. 1960

1892 Alexander Werth mondiale .della coesistenza -pacifica e del disarmo » ( << pensate che cosa potreste fare con 25 miliarldi di dollari all'anno se non doveste spenderli in armamenti!»); nello stesso tempo i russi hanno scoperto che Krusciov ha una strana dignità personale: « egli non si è mai piegato davanti agli americani; non ha proposto nessun con1promesso umiliante e _ha sotto1ineato che egli era un comunista e ra,ppresentava, un sistema completamente diverso dal loro, ma insisteva sempre sul fatto che non vi era assolutamente nessuna ragione di giungere a una guerra». E cosf negli ultimi anni c'è stato un graduale passaggio dagli irrispettosi chastushki e dal soprannome .di kukuruznik all'affettuose parole « Nikita Sergeievich ». Questo uso del nome e patronimico in russo è un caratteristico segno di << approvazione ». Ma sebbene << Vladimir Ilych » (Lenin) e << Joseph Vissarionovich » (Stalin) fossero « approvati » anche loro, queste paro'~e non erano mai pronunciat~ con il medesimo calore familiare con cui vengono ora pronunciate le parole « Nikita Sergeievich ». Si può ,dire che oggi si sta svilu)ppando in Russia un nuovo << culto della •personalità »? E' certo che Krusciov è oggetto di una pubblicità senza precedenti; pagine e pagine dei suoi discorsi (spesso molto divertenti) sono stampate ·nei giornali, spesso per molti giorni di seguito; egli ha messo in ombra tutti gli altri .dirigenti sovietici; è stato recentemente prodotto un film s·u Krusciov che mostra i progressi del « ,piccolo minatore se.alzo>> dalla miniera fino ai gradini della ·Casa Bianca (Malenkov e Bulganin sono stati prudentemente esclusi -da questo film); negli articoli ideologici le parole di Krusciov vengono citate come nel passato avveniva per quelle di Stalin. Una tale notorietà e ·pubblicità potrebbe dare alla testa a chiunque. E tuttavia continua ad esserci una gran differenza tra f'atteggiamento verso Stali~ e quello verso Krusciov. Stalin era il vero << ge.pio », il << superuomo». Krusciov continua a,d essere « uno di noi>>, un tipo simpatico e semplice che sa dire a quegli stranieri quel che ci vuole << nel nostro interesse». Nello stesso tempo « l'amico deve avere un cervello di prim'ordine». La grad·uale scoperta di Krusciov come grande leader è uno degli episodi piu singolari di tutta la storia della Russia. E ci si preoccupa già af -pensiero che Krusciov ha 65 anni e, a quanto pare,· la pressione alta. Lo stesso Krusciov tende a .dare un aspetto spensierato aUa sua vita; ultimamente ha detto a un ospite americano: « Non commetterò lo sbaglio di Stalin di pensare che non morirò mai». E agBiblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==