Passato e Presente - anno III - n. 14 - mar.-apr. 1960

1814 Commenti franco-italiane, ma felicemente su quelle greche, turche e arabe non abitate - come noto - da uomini. Né si ha notizia che alla fantasia dei francesi sia apparso il problema di cosa serebbe accaduto se Lagaillarde e Ortiz, anziché costruire infantili barricate ad Algeri, avessero fatto un colpo di mano su Reggane, di li minacciando il lancio della bomba su Parigi; né si è potuto ancora leggere che americani o russi, facendo la stessa constatazione, si siano domandati come domani, a bo.mba perfezionata, altri Lagaillarde e Ortiz ( o Massu) potrebbe effettuare lo stesso ricatto su Mosca o New York. Il monopolio della estrema potenza nucleare ha sempre coinciso con la maledizione dell'impotenza. Quando l' .4. .merica lo deteneva, non riusci ad evitare che l'URSS venisse a condividerne la proprietà proprio al momento in cui la presunzione della superiorità, durata molti anni, l'aveva di fatto messa in una situazione subordinata in molti campi cruciali della ricerca e della pratica scientifica._ Dopo che URSS da un lato e America e Inghilterra dall'altro tentarono, ultimamente, di chiudere i limiti del monopolio atomico per un monopolio di potenza, antagonistica si, ma sopratutto verso gli altri paesi non detentori di forze nucleari, la Francia da un lato ed ora la Cina .. si ripresentano a chiedere i loro diritti. E non si creda che l'eventualità di una bomba atomica in mano ai Lagaillarde sia dovuta solo alla instabilità del regime francese. Nulla ci assicura contro un mutamento di regime in URSS o in America. Uno Zukov, con programma bonapartista, o un Mac Arthur, con intenzioni imperialistiche, sono sempre nell'ombra ed estremamente disponibili. Ma, pur supponendo una piu salda res_ponsabilità dell'URSS e dell'America, occorre constatare che esse, dopo l'esplosione francese e il programma cinese, ·non posseggono piu l'esclusiva della trama atomica e non possono piu evitare che la realtà si muova loro malgrado. Da tempo sosteniamo che l'era atomica ha reso ben chiaro il livello biologico in cui l'uomo ancora si dibatte. La forza nucleare, pur esprimendo un vertice altissimo della ricerca scientifica, è, nella sua incapacità di autocontrollo, verifica concreta del suo capovolgimento in alienazione naturale. America e URSS avevano, ultimamente, tentato l'estremo esperimento di fermare la catastrofe atomica congelando il movimento biologico che, ineluttabilmente, a questa catastrofe tende e conduce. Ma l'arresto del ciclo biologico, per essere efficace, andava tradotto rapidamente in storia responsabile. Al contrario, il passaggio politico ingenuo da una dittatura ad una oligarchia atomica si è ora rotto contro il fantasma di un qualsiasi avventuriero, che, per una distrazione o un incidente del Potere, potrebbe impadronirsi del congegno e distruggere il mondo. Questa nuova e pi,~ agghiacciante, BibliotecaGino Bianco

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