SINISTRA BUROCRA TlCA Un colpo alla botte, un colpo al cerchio; un passo avanti due passi iniietro; era stato subito avvertito, già nei primi n1esi del '56, come si sarebbe tentato di reagire, da parte dei settori istituzionali del movimento operaio italiano, alle contraddizioni interne che, nel tempo, si erano andate sviluppando. Sparite ·dal proscenio dopo le indignazioni proclamate e i legittimi casi di coscienza individuali e 1e promesse ,di mutamento dall'alto, le contraddizioni (ma non era Marx che parlava delle astuzie della storia?) sono insorte in un modo meno vistoso, ma piu profondo e reale, dal basso, lungo gli anni, in altre forme. Nutrendosi della complessità dei fatti reali, i conflitti fra quanto tutela ìa conservazione attuale di rapporti statici e quanto invece ten.de a sovvertirli per ristabilire usi co1lettivi, hanno favorito l'espressione di forme di coscienza politica certo ancora incomplete (in quanto non tutte le implicazioni delle nuove prese di posizione sono ancora state assunte fino in fondo) ma rivelatrici delle tendenze che si agitano all'interno degli organismi di base. · A queste •prime considerazioni si è portati dopo la lettura di due documenti tra loro diversi per carattere e conclusioni, ma l'uno e l'altro provenienti da esperienze simili. Jl primo è stato pu-bblicato a cura del Circolo socialista A. Labriola di Parma, e va sotto il titolo Invito ad una amministrazione regolata. Esso apre con una dichiarazione chiara e precisa: << C'è modo e modo di amministrare, come c'è modo e modo ,di volere il progresso sociale. C'è un modo ,borghese e c'è un modo socialista, perchè amministrare è un fatto politico e non un fatto meramente ·contabile e ·burocratico». E denuncia, nella stessa pagina, << gli amministratori locali gelosissimi delle loro attribuzioni [,i quali] amministrano facendo ricorso a t•utti gli espedienti possibili per trasformare il potere BibliotecaGino Bianco
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