Passato e Presente - anno III - n. 14 - mar.-apr. 1960

APPUNTI BIBLIOGRAFICI SULLA POLITICA OPERAIA DEL P.C.I. Per ogni partito che si proclami socialista e marxista, i problemi della grande fabbrica e della classe operaia hanno necessariamente un interesse centrale. Tutti gli altri problemi in certa misura ne dipendono o vi sono connessi. 1Ciò vale anche per il Partito comunista in Italia, .e ci ha indotto a offrire qui di seguito una breve guida bibliografica sui dibattiti avutisi al riguardo in questo ,partito durante gli ultimi cin1 que o sei anni. ·Ci è parso opportuno prendere le mosse dal 1953, perché, secondo un'opinione abbastanza concorde, quell'anno p-uÒ ritenersi come il punto di inizio di una serie di problemi nuovi sotto il profilo sia economico-sindacale che di politica interna italiana e di politica internazionale. E' infatti quasi superfluo ricordare come in quei mesi si fosse ormai delineata una prima fase di distensione internazionale (fine della guerra in Corea), come le elezioni del 7 giugno avessero sventato un tentativo di rompere l'equilibrio delle forze politiche, e come d'altra parte si confermassero le forme di «regime>> cui veniva a dar luogo il susseguirsi dei governi democristiani. Nell'inverno precedente la lotta operaia, politica e sindacale, ave- ·va raggiunto momenti molto accesi, unendo alle proteste per la << legge truffa >> le lotte per il « conglobamento» e quelle contro la disoccupazione. Ma era anche l'ultimo movimento di massa a carattere generale. Come ha constatato il Rapporto di attività presentato dal Comitato centrale al IX con·gresso del PCI, da quel momento << non si ebbero grandi movimenti di massa: in conseguenza, da un lato, dell'accentuata azione di discriminazione, repressione e corruzione compiuta dal padronato, e, dall'altro lato, del ritardo che anche nel movimento operaio vi era stato nell'analisi dei mutamenti assai imporBibliotecaGino Bianco

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