1866 Livio Maitan chi scriv·e una ripresa effettiva p·otrà delinearsi e via via concretizzarsi, tra le altre, alle seguenti condizioni: a) che si parta ,da un'analisi realistica ,della situazione attuale, senza nessuna concessione ,demagogica o propagan-di- . st1ca; b) che si sia pienamente •consapevoli che, se il movimento operaio socialista segna il passo, ,è perché qua e là si muovono o si agitano forze secon-darie, ma le forze antagoniste essenziali ,del capitalismo, quelle proletarie, sono f.erme, non hanno il necessario ,dinamismo, e vano ,è il tentativo ,di surrogarle con piu o meno spregiudicate « convergenze >>; e) che la prospettiva di superamento ,della condizion,e attuale venga ,definita senza equivoci :Come socialista. Il superamento delle contraddizioni e dei limiti .delle pre~ senti strutture sia agrarie che in,dustriali ,dev'essere, in altre parole, prospettato non con concessioni a •esigenze e a mod~ di ved,ere reazionari, implicanti la restaurazione o il perpetuamento di rapporti pro,duttivi e sociali storicamente superati, ma con l'indicazione -decisa ,delle sole linee di sviluppo oggettivamente pr·ogressive, cioè ,dell'obiettivo ,della gestione collettivistica ,e ,della pianificazione socialista, sola reale alternativa all'egemonia dei monopoli; 69 d) ,che, pur senza in,dulgere ad anticipazioni fantasiose sulla società futura, si precisi la concezione di una stru_ttura e di una articolazione sostanzialmente ,d-emocratica dello Stato socialista. Non si tratta di « ,dare garanzie » alle classi avverse, all~ ric,erca solo ,di· pretesti propagan,distici, e neppure di assicurare la sopravvivenza ,di forme ·economiche e ,di rapporti sociali che in realtà le esigenze obiettive stesse spazzeranno via. Si tratta ,di .dimostrare alle masse operaie, contadine e piccolo borghesi che certi fenomeni ,degene~ativi, verificatisi in altri paesi e in altr•e epoche, non costituiscono affatto una necessità .di una società c,ollettivistica, che potrà inv•ece assicurare, come mai .è stato nella storia, l'effettivo autogoverno popolare 69 Non possiamo fare qui il pur fondamentale discorso sulle « parole d'ordine transitorie ». Biblioteca Gino Bianco
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