• PCI 1960 1843 rienza milazziana ,era la c-onvergenza non tanto •con gli agrari di Maiorana quanto -con gli industriali di La Cavera. Ma proprio qui va ravvisato uno dei motivi per cui l'esp•erienza siciliana, contrariam,ente a quanto si è affermato nelle stesse « Tesi >> congressuali, 22 non poteva avere un valore idi indicazion-e ge·n,erale.La Sicilia è un'area in cui l'industrializzazione , è appena ai suoi inizi: aperta, quindi, è la lotta n•el seno -della stessa borghesia per stabilire chi ,deb-bamaggiormente trarne beneficio. Almeno teorjcam•ente, gli imprenditori non monopolisti possono aspirare ad av,ere una funzione (mentre lo spazio non esiste piu ladd,ove il capitalismo ha già percorso le sue tappe diven•endo ormai monopolisti,co) e arrivare eccezionalmente ad atteggiamenti assai spregiudicati. Purché sus- . sistano tuttavia certe condizioni, e cioè che eventuali giri di valzer su scala settoriale non m•ettano a repentaglio la S•opravvivenza o l'equilibrio generale del sistema e che la direzione non sfugga, comun1 qu·e, ,dalle mani ,della :borghesia. . Appar•e cosi una delle ·contraddizioni essenziali, dal punto di vista stesso -del PCI e della sua politica, dell'esperienza milazziana. Nelle polemiche sin -dai tempi dell'VIII. Congresso si è sempre sostenuto, contro reali o supposte tesi riformiste, che l'elemento -distintivo d•ella concezione del P,CI, sia nella politica delle alleanze sia a proposito della via d,emocratica V•ersoil socialismo, consisteva nell'affermazione del ruolo egemonico ,del proletariato. Senonché il governo Milazzo ha visto, in pratica, la rinuncia piu completa a qu•~staegemonia, l' accet- · -tazione piu chiara di un ruolo subordinato da parte .dei partiti proletari, esclusi non solo dalla direzione, ma da qualsiasi funzione di governo. 23 Motivo p•er cui, in queste condizioni, un proseguim-ento .dell'esperienza avrebbe, in ultima analisi, ridotto il movimento operaio àlla funzione -di s-ostegno di alcuni gruppi borghesi contro certi altri, non sempre essendo 22 Cf.r. il par. II delle << Tesi >>. 23 Mutatis mutandis, un'analoga considerazione vale per la Val d' Aostà. Biblioteca Gino Bianco
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