Passato e Presente - anno III - n. 14 - mar.-apr. 1960

1968 Segnalazioni Oltre a queste considerazioni, valide in generale, per quanto riguarda la situazione italiana in particolare non si riesce a capire come possa essere auspicabile proprio un aumento delle industrie dei ·beni di consumo. Nel nostro allegro paese si consuma già come se fossimo giunti ad un livello economico da cui invece siamo tuttora ben lontani, ed a cui, continuando di questo passo, difficilmente arriveremo prima di molti . anni. Quanto al dibattito del co~vegno esso è troppo vario e diffuso perché se ne possa trarre una impressione uniforme; vale ricordare quello che Spinelli ha tenuto a sottolineare, circa l'urgenza di una legge nucleare in vista del convegno sulle assicurazioni navali che si terrà l'anno pro·ssimo a Lon~ dra, e la cui ma1 ggiore novità sarà, appunto, l'assicurazione delle navi a propulsione atomica. La parte indubbiamente piu interessante, anche se non nuova, è la terza che, come è stato detto al1' inizio, è costituit~ da .articoli già pubb~icati su « Civiltà degli Scambi » tra il '58 ed il '59 (fatta eccezione per quelli di Bullio e di lpBibliotecaGino Bianco polito). Interessante soprattutto per la vasta partecipazione, che va da docenti universitari a dirigenti di azienda. In q•uesta sede sorge una altra caratterrst1ca del problema nucleare, e cioè il suo prorompente aspetto politico inutilmente disconosciuto da molti ed invece sempre presente, spesso anche nelle valutazioni dei costi e nelle previsioni. Anche se non sentiamo di concordare con Cervigni (cfr. << La Voce Repubblicana », 8-9 marzo 1960) che distingue due schiere:~ una di denigratori ad oltranza e l'altra ,di sostenitori, il che, se vero, farebbe cadere tutto nel peggiore dei caos, indubbiamente una pressione di parte esiste. E' augurabile comunque che quanto prima si possa procedere sulla strada di una valutaZJione scevra di interessi precostituiti, quale il problema dell'energia elettronucleare, sempre ,piu pressante, richiede; per questo è forse di buon auspicio che uno degli articoli piu chiari ed obbiettivi seppure non specialisticamente approfondito, sia dovuto ad un uomo politicamente impegnato quale Ugo La Malfa. c. r.

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