Passato e Presente - anno III - n. 14 - mar.-apr. 1960

1962 Segnalazioni mente il termine << irrazionalismo>> è tratto al significato ,di opposizione al concreto progresso storico, come che questa opposizione si presenti. Ed .è senza dubbio un modo di voler sciogliere lo schema nelle cose, anche se non si realizza che parzialmente per il semplice fatto che ben determinato è quel senso del ,progresso storico che il Lukacs ha in mente. Da questo dipen,de il limite dell'intera indagine, come già abbiamo osservato, che coglie alcune situazioni particolari appiattendo però il tutto nella visione finalistica conclu- . s1va. E' ben strano che uno studioso come il Lukacs, che ha fatto centro della sua in,dagine il motivo dell'irrazionalità nel pensiero ·del1' ultimo secolo, lasci nel fondo dominare l'intera indagine un dottrinarismo accolto acr1t1camente. Non ,basta infatti citare Marx e Engels, Lenin 0 Stalin col carattere della definitività e omogeneità che quei pensatori e politici non hanno. Un tal metodo rinverdisce i motivi dell'irrazionalismo, mostra di abbç1ndonare il senso della particolarità storica politico-ideologica, tende cioè a mitizzare, che è poi quanto il Lukacs rimprovera a tanti pensatori e studiosi. Anche il marxismo è storia e non sfugge a quei diritti della storia che il Lukacs applica costantemente, pena proprio il dividere la storia in due linee, la irrazionalistica e la razionalistica, cosa che in alcune parti il Lukacs sembrerebbe voler evitare. SconcerBibliotecaGino Bianco· tante è poi l'ultimo capitolo in cui lo sviluppo del pensiero del dopo guerra è visto alla luce del1' opposizione . fra l'imperialismo americano i partigiani della -pace e le democrazie progressive, sconcertante quando si ricordi che proprio il Lukacs nelle tragiche vicende del suo paese fu considerato da annoverarsi dalla parte degli imperialisti e quindi a sua volta schierato dalla parte dell'irrazionalismo. m. c. MA URI CE DuvERGER, Droit constitutionnel et institutions politiques, Presses U niversitaires, Paris 1959, 2 voll., pp. 820. Su questo recente riuscito lavoro d,i M. Duverger si possono fare due ordini di considerazioni, di carattere formale-metodologico e di carattere sostanziale-politico. Circa il metodo u·sato dalì' autore e i risultati formali con esso ragg•iunto c'è da dire che l'oggetto d-el diritto costituzionale è costituito per Duverger dalle « istituzioni politiche» in senso ampio, distinte dalle « istituzioni amministrative >>. Quindi i limiti dell'indagine del costituzionalista non coincidono con quelli che separano il mondo giuridico (normat•ivo) da quello extra-giuridico (sociologico). Il ripudio del formalismo giuridico come neces,sità sc·ientifica non comporta la svalutaz,ione del campo normativo come possibilità privilegiata rispetto alle altre possibilità di in,dagine.

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