Passato e Presente - anno III - n. 14 - mar.-apr. 1960

Segnalazioni GvoRGY LuKAcs, La distruzione della ragione, Einaudi, Torino 1959, pp. 874. In quest'opera del marxista ungherese, di cos{ grande ampiezza e tale da essere considerata il primo tentativo ,di storia marxista del pensiero borghese, è importante soffermarsi a esaminare il metodo di indagine prescelto dal Lukacs, poiché egli tende ad assumere, nell'ambito degli orientamenti . . . marxisti, una sua autonoma posizione. Eg1i intende anzitutto distinguersi da quei marxisti che riducono l'intera articolazione del- · l'indagine alla opposizione materialismo-idealismo. Questi marxisti, che il Lukacs definisce domma tici, (e cita lo Zdanov come principale rappresentante di essi), non si rendono conto che << all'interno del contrasto storico fondamentale di capitalismo e socialismo i diversi periodi storici fanno emergere via via un altro anello come quello che si tratta d-i afferrare immediatamente >>. Si tratterebbe perciò apparentemente di una posizione critica contro un processo di riduzione -del marxismo a schema semplificato e quin- • Biblio 'eca Gino Bianco di di una maggiore rigidezza di u·so e -di applicazione dello stesso. In realtà, come vedremo, al Lukacs S·UCcede,di sostituire un rigido rap,porto ,di opposizione con un altro, e di gravare l'indagine con uno ·schema altrettanto rigido e semplificatore quanto quello che egli critica. Lo schema sarà il rapporto ragione-irraziona1e. In un capitolo introduttivo ( << L'irrazionalismo come fenomeno internazionale >>) il Lukacs mostra come il processo di evoluzione della società borghese nelle sue . . . . crisi necessarie sta costantemente caratterizzato da un indebolirsi del pensiero filosofico corrispondente, che dalle prime ed eminenti espressioni giun·ge ai gradi ipiu bas·si. E- la ·debolezza di questo •pensiero, presente in ogni grado, è da attribuirsi al suo atteggiamento nei confronti della ragione: << l'assumere posizione a favore della ragione oppure contro di essa -decide al tempo stesso del1' essenza di una filosofia come filosofia, della sua funzione nello sviluppo sociale». Questo il paradigma rispetto· al quale un secolo e mezzo di pensiero tedesco ed europeo viene giu,dicato.

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