1950 Rinaldo Salvadori scienza sono due filosofie; comunque le scienze si sono sviluppate attraverso una critica interna delle scienze e di questa si sono poi serviti anche i filosofi, seppure non sono sempre arrivati al neopositivismo. Si può dire che le conquiste metodologiche e il dispiegarsi di una critica interna delle scienze si sono realizzate prima nel campo specifico delle scienze e poi nel campo della filosofia. La filosofia neo-positivistica ha la sua origine prima in Hilbert che in Carnap. La stessa concezione -del mondo, ha aggiunto Geymonat, ,non può che essere storicamente variabile, in quanto relativa ai risultati parziali raggiunti nel campo scientifico; perciò se è lecito parlare di realismo, questo non sarà realismo apodittico, ma realismo in senso nuovo. Anche il marxismo nutre diffidenza .per il neo-positivismo, per il formalismo matematico di q·uest'ultimo, per la predilezione delle questioni relative al lin·guaggio scientifico; il marxismo può combattere il neo-positivismo, ma non può ignorare la critica interna delle scienze, critica naturalmente, per sua natura, non statica ma dinamica. Una dimostrazione di sano storicismo poteva esser data da un ordine conologico capovolto delle relazioni; cosf invece i vari interventi di Augusto Guzzo posti nell'ultima parte dei lavori non hanno inciso sull'orientamento del dibattito, in linea ·preminente occupato, nell'ordine, dalla problematica neo-positivista ed esistenzialista, nata come noto, in aperta polemica con l'idealismo. Per inciso Filiasi Carcano ebbe a dire che « l'idealismo è un linguaggio accademico che non dà informazioni nuove né sulle scienze, né sull'arte, né sulla religione »; la caustica definizione rivolta a,d un giovane gentiliano, doveva trovare una clamorosa conferma. Lo sforzo del Guzzo si è concentrato nel ripudio delle posizioni idealistiche note (Gentile~Croce) a proposito delle scienze e nel tentativo di conglobare gli orientamenti nuovi nel quadro dell'i,dealismo. In ·sintesi ha riconosciuto -dignità storicistica al sapere scientifico (la scienza coincide con la storia della scienza) ed ha affermato che già da un ·secolo l'idealismo ha rinunciato alla possibilità di una scienza . . a priori. La scienza, secondo Guzzo, è << una sp1lendida avventura riuscita»; infatti la matematica nel mondo antico e nel Rinascimento ha ispirato ed indirizzato l'arte, Ja visio·ne della natura, la musica, la poesia, l'architettura, in sintesi la civiltà. Quin.di la matematica è metrica delle arti e metrica cosmica. (Il sapere come tale deve avere il carattere della universalità e della necessità; universale non è il pensato da tutti, il già convenuto, ma limite tra concezioni che si integrano, dialogo tra persone che si intendono pur scontrandosi; necessario non è ciò di cui non si può pensare il diverso, ma ciò dal quale una volta proposto, in modo da poter essere conosciuto e preso in Biblioteca Gino Bianco
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