Passato e Presente - anno III - n. 14 - mar.-apr. 1960

Scienza e filosofia 1949 nega un precedente in senso biologico di origine associazionistico, ma ove pure scompare la neutralità dello scienziato nell'osservazione, appunto per la circolarità nella quale si pone con l'oggetto osservato. Pertanto - ha continuato Filiasi Carcano - la metodologia ci suggerisce ~n continuo avvicinamento verso la condizione reale dello scienziato di fronte alla scienza. Ma la valutazione di questa condizione reale dell'uomo di fronte alla scienza è compito della critica della scienza; la critica della scienza non deve intendersi in senso kantiano, cioè come imposizione di limiti, dato che la scienza non deve avere limiti precostituiti. Scopo della critica della scienza è quello di porre l'uomo di fronte alla vita. Com·unque se si valuta criticamente .la scienza come « scienza per la vita·>> si deve concludere con una constatazione di fallimento della scienza, poiché. questa in tre secoli di vita intensa non ha saputo offrire all'uomo un senso della vita. Filiasi Carcano ha richiamato l'insegnamento di Husserl: necessità della sospensione di ogni giudizio (epochè) per la negazione di ogni falsa realtà esatta e « naturale », per il rifiuto di un mondo non originario, non autenticamente vissuto e percepito. Questo mondo «naturalistico», artificioso e falso delle scienze deve essere negato (annichilimento del mondo) per affermare la vita (Lebenwelt), l'esperienza vitale. Di fronte al nulla di Husserl si porrà in seguito l'io come angoscia di Heidegger. Reale è il fine che il mondo cerca -di raggiungere, poiché la vita ha co1ne legge il processo del tempo in una diTezione irreversibile verso un· valore. Filiasi Carcano ha parlato esplicitamente di una << oscura teologia della storia>>. Questa desolata esposizione conclusiva non è certo stata fugata da una affermata possibilità razionalizzatrice della ragio11e. La crisi della scienza occidentale è dovuta alla sua . parzialità, tendenziosità e unilateralità in altri termini alla sua assolutizzazione e chiusura, alla sua mancanza di capacità di trascendersi in oriz•zonti nuovi quali potrebbero derivare anche dal confronto e dal reciproco controllo con forme di sapere di altre civiltà. L'accenno a queste possibilità non ha comunque trovato in Filiasi Carcano una precisazione piu rigorosa. P~rciò, a suo parere, la filosofia è guarigione, possibilità di nuova salute nel guardare in faccia l'angoscia, il doloré, la morte; e per raggiungere questo scopo << le pillole>> non ·servono. Le osservazioni avanzate a Filiasi Carcano sono rimaste prevalentemente sul piano delle richieste esplicative; alcuni interventi di RossiLan-di potevano nuovamente portare il dibattito in terra, ma alcune proposte coraggiose sono rimaste senza risposta (quaìi sono queste altre scienze non occidentali? - · 1, angoscia non si può curare? ecc.). Secondo Geymonat la metodologia delle scienze e la critica della · s·iblioteca Gino Bianco

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