Passato e Presente - anno III - n. 14 - mar.-apr. 1960

1820 Commenti scrivere (Das ist des Deutschen Vaterland, Stuttgart, 1958, p. 452) ' . che << la gioventu della Germania occidentale politicamente non esiste». Oggi qualche cosa si muove. Sia i rozzi imbrattatori di muri che i dimostranti di Berlino mettono in difficoltà i genitori, le autorità e anche gli stranieri, che si accorgono di aver chiuso gli occhi troppo a lungo. Essi portano una ventata di sincerità nella malafede generale. Certo, il credito che si può accordare a questa gioventu, nel suo insieme, non è molto. Le strutture sono le stesse, e tanto piu irresistibili quanto piu lustre e rigogliose. Il vuoto ideologico è piu grande che mai. I giovani che vogliono sottrarvisi vedranno facilmente spuntare, al di là di Elvis Presley e di Romy Schneider, il volto da sirena ottantenne di Mathilde Ludendorff. Ma per scarso che sia questo credito, non c'è ragione di non accordarlo tutto. Il trattare i tedeschi da malati inguaribili non ha mai servito a null'altro che a persuaderli della bontà della malattia e a scoraggiare i pochi sani, ed è una posizione tanto astratta quanto quella di coloro che credono che siano tutti guariti per un miracol(!~ il miracolo tedesco per l' ap-.. punto. I giovani sono il prodotto di una situazione data, e la possibilità che la loro coscienza faccia progressi in qualità e in estensione dipende dalla possibilità di modificare questa situazione, e quindi in ultima istanza dai rapporti internazionali. Comunque nulla, e nemmeno le svastiche, ci autorizza ad affermare che i figli siano peggiori dei padri, anzi è lecito dire che è impossibile che lo siano. c. c. LA PLURALITÀ DEI PARTITI Questo sembra, per molti aspetti, essere ora il gran punto che si pone sul piano della discussione ideologica e quindi delle prospettive di azione politica ed., eventualmente, di governo, al movimento socialista nei paesi capitalistici dell'Europa occidentale~ Il vuoto fra l' accettazione passiva da parte della socialdemocrazia dei sistemi istituzionali << borghesi» e l'indifferenza del leninismo-stalinismo per la garanzia liberale che la molteplicità dei partiti ha sempre, dal piu al meno, offerto nell'età moderna, è un vuoto che si sente ormai il bisogno di colmare. Ne sono prova le tesi del IX Congresso del PCI e la loro indicazione della pluralità dei partiti come possibile e probàbile habitat della edificazione del socialismo in un paese come il nostro. Una indicazione che, del resto, non è rimasta nel generico di una promessa BibliotecaGino Bianco

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