Passato e Presente - anno III - n. 14 - mar.-apr. 1960

• L'India e il socialismo 1931 fiche >> in direzione del socialismo - e già avrebbe fatto dei passi in questa direzione - o nel senso che esistono tutta una serie di fJremesse oggettive e soggettive perché si ponga all'ordine del giorno un salto qualitativo verso una struttura sociale di tipo socialista? La tesi di Vasconi sem,bra essere la prima. Ma egli elu-de o distorce certi ,problemi capitali implicati in una simile formulazione. b) Il primo di questi problemi è quello della natura dell'attuale classe dirigente indiana, di cui il Con•gres·so è l'espressione piu qualificata. Secondo me, l'analisi dello sviluppo storico dell'India e l'analisi della società indiana attuale dimostrano che questa classe dirigente è costituita era un blocco di cui la parte piu dinamica è una borghesia industriale capitalistica, mentre l'altra parte è costituita dalle classi dominanti nelle campagne (su cui davo tutta una serie di precisazioni nel mio articolo). L'esistenza di q·ueste classi dominanti è del sistema economico sociale cui è legata la loro esistenza, è un dato di fatto cosf .indiscutibile per chi a·bbia una nozione anche minima della realtà indiana che non si capisce come possa essere contestato o << trascurato » (come fa Vasconi). I capitalisti privati possiedono, in prevalenza, i mezzi di produzione, da cui traggono un profitto, mentre le classi sfruttatrici agrarie percepiscono una rendita (a volte unita a un profitto capitalistico), a parte la forma specifica che assume: questa è la base della loro potenza economica e della egemonia politica, di cui il partito del Congresso è lo strumento. Preciso che tra i marxisti indiani - e ce ne sono delJe tendenze piu disparate - queste constatazioni sono considerate ovvie, come nel movimento operaio italiano è considerato ovvio che l'Italia· attuale è capitalistica. Dirò di piu: la stessa conclusione si ricava dagli studi anche di parte borghese, in cui la realtà viene precisata con relativa serietà scientifica, a parte il giu.dizio di valore che si esprime. , e) Vasconi dice a un certo punto che •<< il primo problema è quello delle forze sociali che per loro natura sono motrici di un movimento progressista e socialista ». Proprio questo è il punto. E' pensabile che una borghesia, per eccezionali che siano le condizioni in cui si trova ad operare, possa costituire una forza motrice verso il socialismo? Vasconi dice: << Qui stanno i piu seri difetti dell'India attuale, che ancora non ha saputo valorizzare completamente la carica rivoluzionaria soprattutto delle ~asse contadine». Ma non si tratta di un difetto, caro Vasconi! Si tratta del fatto che la classe dirigente ha paura di questa carica rivoluzionaria, perché sa molto bene che un movimento di masse contadine passere-bbe sopra la sua testa e distruggerebbe i rapporti sociali su cui essa si basa. Perciò il movimento contadino verso il socialismo si svilup·perà - e prima o poi acquisterà pro.porzioni gigantesche - proprio contro gli strati dirigenti attuali, iblioteca ·Gino Bianco

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