1928 Luciano Vasconi ticamente la società distribuendo equamente il benessere poco alla volta conseguito. Problema finora non mai risolto, in termini di equilibrio, dai paesi che hanno già raggiunto una struttura industriale, dove, anche se si sono socializzati i mezzi di produzione (come nei regimi comunisti), si sono riscontrati difetti nella diffusione del benessere, e di conseguenza si sono mantenute (e solo oggi vengono incrinate) sovrastrutture politiche a'utoritarie. Il dilemma può essere rappresentato con la doman-da: è necessario prima creare la ricchezza e poi organizzarla democraticamente, op·pure si debbono compiere contemporaneamente i due processi? Domanda naturalmente da porsi in un margine ragionevole di prospettiva, cioè in previsione del momento in cui vi sia ricchezza da distrib·uire, non nel momento in cui questa ricchezza è ancora da creare; e tuttavia ponendo le basi di sirn-ile evoluzione, la scelta, l'indirizzo di fondo essendo precedente ai risultati che ne deriveranno .. A favore della prima tesi giocano una serie di fattori immediati: l'enormità del compito che richiede pesanti sacrifici {e quindi inizialmente non consente una reale diffusione di ricchezza), l'arretratezza tecnica e culturale e q·uindi la difficoltà di far partecipare coscientemente le masse al processo di accu·mulazione, le difficoltà organizzative che impongono scelte essenziali di priorità negli obiettivi economici senza troppe concessioni al tenore di vita. E' per questo motivo che quasi sempre si ha una tendenza obbligata nei processi di industrializzazione, anche là dove il potere politico si richiama al popolo. L'esempio della Cina è probante: in questo grande paese oggi impegnato neUa piu importante rivoluzione della sua storia i reggitori politici hanno scelto la prima via, come q·uella che - sul piano globale e strategico - dà maggiori garanzie di successo. Non a caso, dunque, la Cina offre al mondo la visione ,di risultati economici impressionanti e attraenti. Tuttavia la con.dizione obbligata di tali risultati è un prezzo alto imposto alle popolazioni: prezzo che si paga sotto il duplice aspetto di piu o meno volontarie .rinunce sul piano del benessere immediato e -· non meno pesante da sopportare - di una relàtivamente lunga, sebbene temporanea, restrizione di libertà politiche e civili. L'altra via, quella che consiste nel tentativo di abbinare i due processi, richiede piu tempo e presuppone degli indubbi rischi, ma si presenta al tempo stesso come la piu organica, come quella che - in una prospettiva di relativamente lenta gradualità - offre condizioni piu idonee per un avanzamento economico e politico che, avvenendo simultaneamente, non lascia irrisolti per un ·« dopo» _ipotetico alcuni problemi essenziali del mondo moderno: primo fra tutti quello della libertà intesa come partecipazione effettiva del popolo al governo della cosa pubblica. E' il vecchio problema del fine e dei mezzi, ed è mio parere che - affrontandolo - non sia conveniente BibliotecaGino Bianco
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