1924 Luciano Vasconi munista, possedeva già una base industriale avviata, in Manciuria, a Canton, Sciangai e in alcune zone dell'interno, sia perché una rivoluzione nazionalista era già avvenuta nel 1911-12, sia perché lo stesso conflitto cino-giapponese aveva spinto, per esigen~e belliche, in quella direzione; l'India è partita, all'atto dell'indipen·denza, da condizioni ,, assolutam·ente piu svantaggiose, l'imperialismo britannico avendo consentito soltanto la formazione di industrie per l'estrazione di materie prime, e lasciando la quasi totalità del paese in condizioni di struttura artigianale, per non parlare della spartizione India-Pakistan che ha significato la per-dita di zone agricole avviate con produzione alimentare eccedente). La battaglia politica per il terzo piano q1 uinq·uennale, che ha già provocato l'uscita -dal partito del Congresso .di un'ala destra confluita nel << partito della libertà» (Swatantra), dovrebbe essere uno dei metri di giudizio per chi guardi a un'India ·non statica, ma in movimento, com'è, proprio sul terreno di classe. Il terzo piano vuol raggiunger~ gli obiettivi di produzione agricola segnalati dalla Fondazione Ford come indispensabili, e non è affatto detto che debba fallire perché il gruppo della sinistra del •Congresso, che è quello di Nehru, s~ da tempo - basta leggere le sue dichiarazioni ripetute - che si giocherà in questi anni la partita decisiva, sull'onda di una pressione popola·re che non è affatto inesistente -ma spinge Nehru e i suoi a formulazioni e programmi arditi. Una destra, in qualsiasi paese, .non consente la formulazione e l'avvio a progr~mmi di riforme strutturali riservandosi azioni di disturbo (pur pesanti) se non è sconfitta politicamente. E se oggi in India essa è politicamente battuta, anche l'opposta vittoria delle correnti progressiste va perfezionata con continue scelte . coerenti. E' su questo terreno, quello delle continue scelte coerenti, che va incisa la critica. E il primo problema è quello delle forze sociali che per loro natura sono motrici di un movimento progressista e tendenzialmente socialist·a, forze che devono essere individuate e mobilitate. Qui stann·o i piu seri difetti dell'lndia attuale, che ancora non ha saputo valorizzare completamente la carica rivol•uzionaria soprattutto delle masse contadine (la percentuale operaia è ancora relativamente scarsa). Ma anche in questa direzione si fanno passi, tramite il movimento co·operativistico e i consigli di villaggio (i panchayats), anche se oggi limitati a causa di un altro difetto: l'eccessiva libertà, in uno Stato a carattere federale, consentita alle · forze centrifu·ghe locali, chiamate ad adeguarsi volontariamente agli orientamenti dei pianificatori del centro. Spesso il sabotaggio alla riforma agraria si verifica per questa caratteristica dello Stato federale indiano, dove i singoli gover-ni invece di tradurre in pratica le decisioni del congresso Biblioteca Gino Bianco
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