Passato e Presente - anno III - n. 14 - mar.-apr. 1960

1918 Gilbert Étien ne Le piantagioni indiane di tè non sono certo in mi,gliore condizioni, ma lo sviluppo delle piantagioni in Africa orientali potrebbe un giorno esercitare una pericolosa concorrenza. L'avvenire del tè sembra piuttosto aleatorio e non è certo in questo settore che il governo troverà quelle risorse a,d.dizionali di cui ha bisogno. Ed il caucciu autorizza maggiori speranze? In tutta l'Asia del su·d-est si sente il bisogno d-i abbattere gli alberi della gomma troppo vecchi per piantarne dei nuovi. Questa necessità è particolarmente urgente a Cey1on 26 : produzione ( t.) 1955 1956 93.830 95.389 superficie (ha.) 1955 264.400 1956 263.700 trapianto (ha.) 1956 9.832 Il .rin·novamento ,delle piantagioni ·è costoso e richiede da sei a sette anni prima che il lattice possa essere raccolto in quantità notevole; il ritmo del trapianto a Ceylon è piu lento che non in Malesia, di modo che ci si deve attendere che la produzione resti stazionaria in un prossimo avven·ire. Essa potrebbe anche diminuire. D·unque non certo mediante accresciute esportazioni di caucciu Ceylon potrà finanziare lo sviluppo piu rapido della sua economia. ·Questa situazione è particolarmente incresciosa e si dovrebbero prendere provvedimenti entro breve tempo. Creare nuove piantagioni sarebbe pericoloso, perché il mercato mondiale del caucciu è sempre piu ,difficile, ldata la concorrenza del caucciu sintetico. Ma precisamente per lottare contro questa concorrenza bisognerebbe elevare il rendimento delle piantagioni e ab·bassarne il costo di produzione. Faranno i piantatori dell'albero della gomma gli investimenti necessari per questo scopo? Anche qui le voci di nazionalizzazione hanno un effetto increscioso,· senza· parlare dell'instabilità politica e dei perturbamenti sociali. Neanche la tendenza delle autorità a incoraggiare il trapas·so delle piantagioni europee a singalesi favorisce l'economia. Se una politica di « ceylonizzazione » si può in parte giustificare a lunga scadenza, nell'immediato presente essa rischia di far diminuire la produttività e -di arrivare a un eccessivo frazionamento delle pro- . ' pr1eta. Non sembra che le piantagioni di cocco siano in condi~ioni migliori di espansione. Sui 400.000 ettari coperti da queste magnifiche 26 Ibid., pp. 42 e 43. Biblioteca Gino Bianco

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