Passato e Presente - anno III - n. 14 - mar.-apr. 1960

• Prospettive economiche a Ceylon 1917 Tenuto conto di questi diversi handicaps, la Banca Mondiale stima che le colture ,da ricavare in zona secca corrispondano alla metà di ciò che è prodotto per il consumo locale oggi. Nei terreni da irrigare il riso .potreb·be essere coltivato; quanto alla canna ,da zucchero, essa potrebbe raggiungere un grande sviluppo. Le piantagioni: tè, caucciu, noci di cocco Se la produzione alimentare non è sufficientemente aumentata sotto il regime inglese, diversamente è avvenuto in altri settori. Gli inglesi hanno introdotto nella loro colonia il tè e l'albero della gomma, le due colonne sulle quali riposa ora l'economia singalese . . Prodotti d'esportazione, essi permettono d'importare sia cereali che materiale industriale. Le piante del tè, gli alberi della gomma e del cocco coprono i 2/3. della superficie coltivata e rappresentano i 3/4 del valore totale dell'agricoltura. Nel 1956, i giardini di tè coprono 227.000 ha., ossia una superfiçie leggermente superiore a quella dell'anno precedente. La produzione è leggermente diminuita: 375,5 milioni ,di libbre contro i 380 milioni dell'anno 1955. La grandissima maggioranza delle terre che si prestano alla coltura del tè, sono già utilizzate, cosf che non è possi1 bile creare nuove piantagioni. E' necessario invece modernizzare le piantagioni per ren-derle piu produttive. Una gran parte di queste hanno· 70-80 anni di vita ed hanno· quindi bisogno di essere ripiantate. << Tuttavia, per il momento, i piantatori non tentano di rinnovare le loro piante di tè, dato l'alto costo dell'operazione» 25 • Bisogna ripulire il terreno, togliere le radici, rinforzare la terra e rico·stituirne l'humus piantando un'erba, il « Guatemala grasso». Questi lavori durano ,due o tre anni. In seguito si debbono ritracciare le terrazze e creare una leggera ombra. A questi problemi tecnici si aggiunge l'atmosfera politica che prevale a _Ceylon. Le voci di nazionalizzazione delle piantagioni, che circolano da qualche anno, non inducono i piantatori a intraprendere grossi investimenti. Quanto a~ piccoli proprietari, il governo accorda loro dei prestiti per comperare concimi e migliorare le loro tecniche; gli importi - in totale 300.774 rupie nel 1956 - sono tuttavia troppo piccoli per dare notevoli risultati. 25 Ceylon Year Book., 1957, p. 40. ibliote . Gino Bianco

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