Passato e Presente - anno III - n. 13 - gen.-feb. 1960

• La lotta politica del PCI a Roma 1725 Prevalse infine una opinione intermedia, per la quale l'eventualità di trasmettere a giornali -non comunisti sarebbe stata esaminata, semmai, in una riunione successiva, quailora risu!ltasse che « l'U,nità » la respingeva. E al testo della lettera si appose questo poscritto: <<Si ,fa presente al CC del Partito, con tutta la responsabilità che questo fatto , comporta, che qualora non si avesse notizia al più presto che suH'(<Unità » verrà pubbl~cato questo documento, i compagni firmatari .saranno costretti a rivolgersi agli altri membri del Partito, alle sezioni, alle cellule, perché si verifichi egualmente quelila .Iaorga pubblicità che è oggi divenuta indispensabile per una completa chiarezza di posizioni >> Erano sufficienti poche ore, nella mattinata e nel primo pomeriggio del luned{ 29 ottobre, perché alla sede delle Edizioni Einaudi e della rivista <<Società » a~corressero oltre un centinaio di persone a porre la loro firma. Alcuni, che si sapeva avrebbero aderito, furono avvicinati presso le loro abitazioni. Sottoscrissero .diverse personalità di spiccato rilievo culturale. Solo tre o quattro compagni che si erano recati alla sede Einaudi si dichiararono dubbiosi e finirono per non firmare. Verso le sei del pomeriggio furono inviati due messaggeri col testo sottoscritto da 101 persone, rispettivamente alla sede del Comitato centrale e dell' <<Unità», dove furono ricevuti gli uni da Pajetta, gli altri da Ingrao e Reichlin, ed aspramente redarguiti: essi però non avevano altro çompito che quello di consegnare .il documento, senza accettare di rimetterlo in discussione, e cos{ fecero. Il testo, che ,nel punto I rica4cava quasi 1lettera 1 lmente, come sii può vedere, la mozione degli universitari, suonava cos1: . Al -Comitato centrale del Partito comunista italiano, Sede I tragici avvenimenti d'Ungheria scuotono dolorosamente in questi giorni l'intera opinione pubblica del Paese. La coscienza democratica e il sentimento d'umanità dei lavorat~ri e di tutti gli •uomini onesti reagiscono con la forza delle g.randi passioni civi•li alle notize divenute di giorno in giorno piu drammatiche. . . La fedeltà all'impegno assunto con l'atto del.l'adesione al Pa•rtito impone di pr~ndere una posizione aperta. Si formulano pertanto queste conside-razioni politiche: 1) I fatti d'Ungheria dimostrano che quando prevalgono resistenze, ritardi, o addiriittura il proposito di contenere il processo di democratizzazione dei partiti comunisti e dei regimi sociali iniziato dal XX Congresso del PCUS, inevitabilmente si verificano profonde fratture nel popolo e nella stessa classe operaia, Biblioteca Gino Bianco ' ..

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