1720 Giuliana D'Amelio • inconsulto intervento militare sovietico, che allora si profilava intorno a Varsavia. Il 22 ottobre un gruppo agitato di una trentina di compagni quasi irruppe alla sede della Federazione romana del P•CI, chiese senza altre formalità di parlare col segretario Nannuzzi, e 11 presentò una brevissima lettera in cui si chiedeva di far presente alla Direzione del partito l'urgenza di un passo pu·bblico in favore dei comunisti polacchi. Dopo molte reticenze N annuzzi ed i suoi collaboratori dovettero assicurare che avrebbero trasmesso alla Segreteria politica la richiesta nella stessa mattinata, e che avrebbero portato una risposta. Ci risulta che effettivamente Nannuzzi si recò subito da Togliatti, il quale espresse la sua preoccupazione per il << revisionismo » polacco. Ma gli sviluppi della situazione ·portarono rapidamente oltre. L'episodio fu giudicato piu che altro dal gruppo dirigente come u1:1segno .del grado di nervosismo che si era impadronito di certi gruppi di intellettuali, e che portava ad agire ormai al di fuori delle normali istanze politiche. In seguito alle notizie che giungevano da Budapest, dove la popo-.. lazione era scesa per le strade ab,battendo la statua di Stalin e chiedendo Imre N agy al governo, questo carattere insubordinato della azione degli universitari si fece ancora piu chiaro. Lo stesso 23 ottobre il Comitato direttivo degli studenti (Tronti, D'Amelio, Cavalieri, Santi, Asor Rosa) improvvisava un messaggio, che si recava a consegnare direttamente all'ambasciata di Ungheria in Roma, dove era accolto . . con s1mpatia: A nome di duecento studenti comunisti dell'università di Roma, salutiamo la vostra responsabile azione per il progresso della democrazia, della verità, della libertà nell'Ungheria socialista. Gli studenti progressivi italiani si batteranno sempre per gli stessi obiettivi, nel sogno del vero internazionalismo e per una vita italiana al socialismo. Il problema restava quello di farsi sentire apertamente davanti al resto .del partito e della pubblica opinione. Ma era proprio quanto si cercava (e si riusciva) ad impedire a tutti i costi dal centro. Con la ,precisa intenzione .di rompere questo cerchio vizioso fu riunita i1 25 ottobre, mentre le notizie da Budapest erano al colmo della drammaticità, una assemblea di studenti attivisti, alla quale fU:rono invitati anche i dirigenti centrali della FGOI Romano Ledda, S. Curzi e M .Notariain,ni. Di .fronte a una serie di martelllanti interventi. dei preB.■ blioteca Gino Bianco I
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