Passato e Presente - anno III - n. 13 - gen.-feb. 1960

• La. lotta politica del PCI a Roma 1719 altri incontri attraverso cui giu•ngere ad un chiarimento: mentre assicurava che avrebbe fatto conoscere in alto loco la sostanza del dibattito (del quale furono infatti richiesti i ver1bali), ribadf però che in_ nessun caso una lettera come quella votata dagli universitari il 7 settembre avrebbe potuto essere pubblicata sulla stampa di partito, neppure in fase di dibattito congressuale. Era la conferma che la grande discussione politica e ideale aperta dal XX congresso doveva considerarsi , chiusa, e non si sareb·be tollerato di mettere alla prova su di essa gli orientamenti del partito. 3. L'agitazione per la Polonia e l'Ungheria Tra la metà di setten1bre e la metà di ottobre l'organizzazione comunista romana •nel suo insieme si dedicò soprattutto alla preparazione dei congressi delle cellule e delle sezioni. Lo stesso fecero gli universitari, non solo nel proprio am,biente specifico ma partecipando ·in molti casi alla vita di altre sezioni << di strada ». In questo modo si ristabil{ spesso un migliore contatto con gli altri strati sociali, e si operò una circolazione nelle opinioni. Risultò in breve che le stesse pòsizioni rispetto al processo politico iniziato col XX congresso e alla « chiusura » dei dirigenti del PCI si trovarono in maggioranza in varie sezioni ,di quartiere (Mazzini, Esquilino, Campo Marzio, Monteverde Nuovo) ed erano consistenti in altre (Macao, Italia, Salario, Ludovisi, Centocelle, Flaminio, Portonaccio, Appio Nuovo, ecc). In questo· ~riodo gli intellettuali, e specialmente i giovani, costituirono il lievito di tali. posizioni, né si era ancora riusciti a creare intornq a loro l'isolamento su basi di operaismo, come accadde piu tardi. Furono gli avvenimenti esterni a richiedere di nuovo, di lf a poco, forme ,di azione piu avanzata. Incominciava la << primavera d'ottobre>> polacca, e il centro e la stampa del partito mostravano ostilità verso Gomulka ed il « •nuovo corso ». Nella Federazione romana si parlava sprezzantemente del movimento degli operai polacchi, mentre in altre zone del partito regnava grande entusiasmo e si leggevano le parole di Gomulka come l'esempio di come si dovesse, anche in Italia, rompere con il passato e cercare una via nuova. Fu allora che un gruppo ~i giovani universitari e professionisti, ritenne che fosse utile richiedere agli organismi ,dirigenti una presa di posizione a favore del movimento di Gomulka, come ·solidarietà di fronte al pericolo di un Biblioteca Gino Bianco

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