1718 Giuliana D'Amelio vengono da.Ua base? Mi pare che le vicende di questi mes.i dimostrino un.a tendenza a « riservare » l'audacia tutta al centro. Ma allora appunto si creano squilibri nel rapporto con la massa del partito. si rende insoddisfatta la intelligenza e la volontà politica dei compagni, si riducono le cose a due livelli, quello della << grande politica >> riiservata a pochi e quello di una politica minore, fatta in sostanza di semplice esecuzione, che spetta agli altri. Nella nostra lettera era espressa fra l'altro proprio una insofferenza verso questo or,ientamento, questa . pr.ass1. E quindi, verso la conclusione, constastando che si continuava a esercitare la critica a un senso unico: L'ultimo Comitato centrale ha un grande assente, che è precisamente l'autocritica. A forza di guardarsi dal « disfattismo >>, dalle tendenze << distruttive >> nell'esame della nostra politica passata, l'autocritica -sulle questioni di fondo si e ristretta al punto che non si è tornati ad e·saminare nemmeno quel periodo da,l 1953 ad ogg,i che alcuni mesi fa era stato giudicato come il piu debole della politica del partito, Un'autocritica esplicita dal centro c'è stata solo, starei per dire, a proposito dell'errore di aver voluto creare, qualche anno fa, i capogruppo di dieci nelle cellule... [ ... ] Spero che i tempi del « giro di vite >> siano sul finire, e che si andrà avanti piu $!)editi. Però credo anche, me lo permetta il compagno Ingrao, che si andrà tanto piu av.anti quanto piu non solo .noi, all'università di Roma, ma anche il partito nelle sue istanze dirigenti, useranno di quella profonda critica che è oggi indispensabile. Il dibattito, durato due se~e, fu di alto livehlo. Alcuni interventi erano stati preparati anche per iscritto, parecchi professori di solito assenti si erano anch'essi presentati in assem·blea. Sui temi della via italiana al socialismo, della rivoluzione come Zerbrechung o come trapasso pacifico, sui termini dell'autentico internazionalismo, sulla democrazia interna di partito, sui ,difetti e le necessità della riforma scolastica e universitaria, si ebbero interventi impegnativi di studenti e di assistenti, tra cui ricordiamo L. Colletti, C. Salinari, T. Seppilli, C. Muscetta, P. Moroni, M. Socrate.· In difesa della linea ufficiale parlarono invece G. Berlinguer, il segretario della FGC Giunti, l'on. Natoli, il vice segretario della Federazione romana Perna. Quando Pietro Ingrao, alle due .di notte della seconda tornata, svolse la sua replica, non aveva potuto ottenere alcuna ritrattazione, e si dovette limitare ad auspicare Biblioteca Gino Bianco
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