• La lotta politica del PCI a Roma 1717 remoti, atti a screditarne la ·figura e ad attri,buirne le opinioni a << ingenuità o ira». Disse che con simili impennate « si fa il gioco dei compagni piu settari», i quali temono la discussione e rappresentano ujn serio pericolo; che si sottovalutava ,la delicatezza dei r-appo,rti co~ partito sovietico e le ,democrazie popolari; che si faceva male a non riconoscere proprio in Togliatti l'esponente piu aperto ad ogni rinnovamento. · Il discorso di Ingrao cadde nel gelo. Su·bito dopo, a sottolineare 11 contraddittorio, prese la parola Caracciolo, allargando il tema fino a ricordare gli inizi del d.ibaittito durante la primavera, l'aspettazione creatasi nel partito e in tutta la sinistra, i primitivi consensi degli stessi dirigenti a un ampio ripe•nsamento. Ma a un certo puntQ, in rapporto a situazioni imponderaibili che si verificavano in URS1S, si era avuto, secondo Caracciolo, un << giro di vite »: In effetti non esiste nessuna deliberazione di nostre istanze dirigenti in questo senso. Però mi sono andato a rileggere la staimpa, i d,iscorsi, gli altri interventi dcl. periodo luglio-agosto, e ne ho potuto trarre un complesso di documenti che, se· anche li esaminassi per esempio in sede di ricerca storica anziché politica, mi basterebbero ampiamente per una conferma. E del resto come nasconderci che proprio noi, che viviamo qui a Roma, a due passi da via delle Botteghe Oscure, abbiàmo tutti piu o meno avuto delle occasioni per sentire voci autorevoli, seppure confidenziaLi, che ci spiegavanò essere venuto ,il momento di dire alt a certe esagerazioni, di stringere i freni, e cosf via? Queste voci lo storico di domani non potrà registrarle, ma noi le abbiamo sentite, fanno parte de.lla nostra esper,ienza politica reale, e non possiamo ignorarile. La conseguenza è, proseguiva l'interven♦to, che « nella furia di correggere ed ammonire, si dimenticano le questioni di .fon.do». E venivano enumerate alcune di tali questioni, sulle quali si era disteso un velo di silenzio. Finché, dopo un riconoscimento ironico a certi scritti di Togliatti del maggio-giugno che « a rileggerli oggi, sembrano in piu punti sfiorare i limiti· della... "inammissibilità"», Caracciolo proseguiva _con un diretto attacco al centro dirigente: Come non rilevàre che a certe audacie, che a certi salti della quaglia ( come li chi.amano i critici piu maliziosi) esercitati in alcuni momenti, ha corrisposto un sostanziale rigetto delle audacie, naturalmente espresse meno bene e talvolta mescolate ad errori od esager~zioni, che vengono da compagni piu modesti, che 6 I ·sibl"oteca Gino Bianco
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