• La lotta politica del PCI a Roma 1715 • to al particolare periodo storico in cui tutto è in dis-cussione, in cui è difficile trovM""eil confine tra l'ammissibile e l'inammissibile. E la stessa ricerca di questo con.fine limita oggettivamente il dibattito o non Io lascia sviluppare nel senso giusto. Oggi c'è bisogno del contributo d.i tutti anche di quelli che sbag.li·ano. Affrontare il dibattito di fondo sulla politica del Partito. Ma farlo seriamente, studiando, pensando, da comunisti. L'inviat~ della Federazione, Giovanni Berlinguer, tentò di sospendere la proposta di una lettera di prqtesta, ma non trovò consensi. Si ebbero invece vari emendamenti alla primitiva .bozza ,di lettera, soprattutto diretti ad accentuarne il carattere di principio. Dopo una discussione durata due sere, la •bozza ·di lettera fu approvata unanimemente, e quindi inviata al giornale con richiesta di pubblicazione, in un testo analogo alla bozza iniziale, cioè il seguente: Caro direttore, il partito si è accinto con grande fiducia e cosciente sforzo, in questi mesi, al dibattito preparatorio all'8° Congresso nazionale. I profondi sviluppi della situazione, gli avvenimenti che si sono susseguiti negli ultimi . tempi, e i risultati delle lotte passate, hanno spinto i compagni ad un attento esame dei problemi ~he· oggi si pongono, problemi che, per le ragioni -stesse del presente dibattito, non possono non ,interessare, a nostro avviso, Ja linea politica generale del partito. Gli universitari comunisti hanno già partecipato nei propri organismi a questo sforzo di elaborazione e contano di contribuire ulteriormente aHo studio dei temi essenziali ,della nostra linea politica, anche dopo la pubblicazione delle tesi proposte .dal Comitato centrale. Tuttavia il modo Jn cui il dibattito è sembrato orientarsi nelle ulti,me settimane è per noi motivo di seria preoccupazione, per il fatto che da parte di autorevoli dirigenti del partito s,i è iniziato un tipo di intervento che tende a scoraggiare la larga ed aperta colilaborazione di tutti i compagni alla elaborazione del.la linea stessa. L'episodio più grave in questo senso ci sembra la ceplica del compagno To- ·gli.atti al compagno Onofri sul n. 7 di <<Rinascita>>.A nostro parere non sono giusti il tono, il metodo, la violenza verbale, il rigetto sprezzante di tutte le critiche, dichiarate inam·missibili, disfattiste, tratte dall'immondezza nemica ecc., come pure il modo· giornalisticamente non corretto di presentare lo scritto di un compagno. Non ci pare giusto che si sia inaugurato questo attegg,iamento nei confronti di compagni che abbiano espresso opinioni eventl!almente erratt, ma che -non possono a priori esser dichiarate inammissibili. Non si intende qui esaminare nel merito o tanto meno far proprie Je idee espresse dal compagno Onofri. Ci preoccupa invece che il tono pesante di questa polemica possa avere, specialBiblioteca Gino Bianco
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